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UN LIBRO PER UNA BIBLIOTECA
Viaggio nei Balcani


L’origine del libro “VOYAGE BALKANIQUE – Dalmazia e Bosnia Erzegovina nel 1929 e oggi” è un’idea semplice. Cosa fare per la Bosnia se non si dispone di danaro e non si è né medico, né infermiere, né conducente di camion quando, invece, esiste un’ampia platea di giornalisti, di cui faccio parte?
Questo desiderio personale di aiuto sarebbe stato certamente vano se non avessi trovato, per caso, gli album del viaggio fatto in Jugoslavia da mio nonno, Charles-Marcel Heidsieck, nel 1929.
È nata, dunque, l’idea di pubblicare questa testimonianza, così come è stata rinvenuta, in una versione quanto più vicina all’album originario, che ritrae i luoghi, i monumenti e le persone l’aggiunta di testi su fogli traslucidi come quelli che separavano le pagine dei vecchi album riportano la testimonianza di ciò che accade da tre anni in quei medesimi luoghi...

Inoltre, mi è sembrato che queste immagini, grazie alla loro bellezza avrebbero potuto forse suscitare la lettura o la rilettura dei testi inseriti, scelti sulla base della diversità degli autori, scrittori, filosofi, storici, poeti, medici e sociologi bosniaci, serbi o occidentali.
Nessuno di loro, nemmeno i giornalisti, depositari dei diritti d’autore, ha rifiutato di cedere i diritti in favore di questa iniziativa.

È loro l’idea di destinare il ricavato dalla vendita per la ricostruzione della Biblioteca di Sarajevo: affinché un libro aiutasse una Biblioteca a rinascere.

A mano a mano che il progetto prendeva corpo per fasi successive: la revisione delle pagine degli album, la realizzazione di un bozzetto, le traduzioni, le battiture seguite dalle correzioni dei testi in francese, in inglese e in serbo-croato – lingua originaria della maggior parte dei testi – numerose persone, coinvolte o spontaneamente interessate, hanno offerto il loro aiuto, hanno accettato di collaborare benevolmente, consacrandovi un tempo non indifferente, in considerazione dell’importanza da noi attribuita alla nozione di tempo.
In assenza di questi contributi, il libro non avrebbe potuto essere realizzato. Infatti, il sostegno del mecenate non sarebbe stato sufficiente per far fronte agli ingenti costi del volume e solo una minima parte dei proventi sarebbe stata, in queste condizioni, destinata a Sarajevo.
Il progetto diventava “realtà”: l’Unesco prima ed il Consiglio d’Europa poi, si sono associati patrocinando il libro con la loro prefazione.
In seguito, uno dei primi editori contattato per la distribuzione, scettico quanto alla possibilità di benevolato a questo livello, ha avuto l’idea – senza credervi troppo – di associarsi a qualche altro. A distanza di pochi giorni, cinquantasei editori avevano accettato di apporre simbolicamente il loro nome su questo libro in segno di solidarietà, per aiutare la ricostruzione di una biblioteca scientemente bombardata.
Il giorno dell’uscita del libro in Francia, il 21 ottobre, il quotidiano “Le Monde” pubblicava un “appello” con il quale si invitavano gli editori del mondo intero ad unirsi affinché la Biblioteca di Sarajevo potesse rinascere.
Perché la versione originale del libro è stata stampata in Italia, a Napoli, e perché il conflitto in Bosnia non ha ancora trovato soluzione, ho deciso di portare avanti questo progetto, e di realizzare una versione italiana (in italiano, francese e serbo-croato) con testi di autori italiani in sostituzione di quelli degli autori francesi, associandovi, come era stato fatto in Francia, il maggior numero possibile di editori italiani.

A tale scopo è stata creata il 21 dicembre 1994 l’Associazione Culturale “UN LIBRO PER UNA BIBLIOTECA – Viaggio nei Balcani” con l’obiettivo di raccogliere i fondi necessari alla sola stampa di questa nuova versione italiana, della quale assume la responsabilità della pubblicazione e con l’impegno di riversare integralmente alla Biblioteca di Sarajevo i proventi dalla vendita del libro.


Nathalie HEIDSIECK de SAINT PHALLE

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