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PREMIATI E MOTIVAZIONI

Il film UZAK, del regista turco Nuri Bilge Ceylan, vince il Premio Trieste 2004 al miglior film, per la 15^ edizione di Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival – menzione speciale per il film REZERVNI DELI (pezzi di ricambio) del regista sloveno Damjan Kozole.

Per il concorso dei cortometraggi vince la pellicola tedesca AM SEE, di Ulrike von Ribbeck. menzioni speciali alla produzione croata SUSA, di Dalibor Matanic, e a RAMAD, produzione franco – libanese di Khalil Joreige e Joana Hadjithomas.



Il film UZAK, del regista turco Nuri Bilge Ceylan, vince il premio Trieste 2004 al miglior film assegnato per il concorso dei lungometraggi nell’ambito della 15^ edizione di Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival, promossa dall’Associazione Alpe Adria Cinema.

Motivazione
“per lo sguardo poetico che getta su una realtà sociale senza speranza e per la sua maestria formale che utilizza tempo e spazio per approfondire - in modo straordinario - i meandri della coscienza interiore dei due protagonisti”.


La menzione speciale della Giuria va al film REZERVNI DELI (Pezzi di ricambio), del regista sloveno Damjan Kozole.

Motivazione
“Si tratta di una pellicola animata da grande forza, onesta e diretta, che parla in modo non convenzionale del traffico di esseri umani. Dimostra che talvolta anche i balordi possono avere cuore ed è venata da un tocco di nostalgia amara che traccia l’immagine dei nostri vecchi buoni tempi, quando bevevamo la nostra stessa urina, la gente veniva ammazzata mentre attraversava i confini e l’Europa era meravigliosamente disunita”.


Il Premio Internazioneale "Laboratorio Mediterraneo" al miglior cortometraggio, è stato assegnato alla pellicola tedesca AM SEE di Ulrike von Ribbeck.

Motivazione
perché il film utilizza in modo efficace e sorprendente gli spazi, i tempi narrativi e l´espressività degli attori, per raccontare una storia semplice sui complessi rapporti umani all´interno di un nucleo familiare”.


Menzioni speciali alla produzione croata SUSA, di Dalibor Matanic.

Motivazione
“perché il regista mostra una notevole sensibilità filmica nel raccontare un mondo che sta scomparendo, attraverso il punto di vista di una giovane donna il cui dilemma, comune ai popoli dell´Adriatico, diventa universale”

E a RAMADAN, produzione franco – libanese di Khalil Joreige e Joana Hadjithomas.

Motivazione
“perché il film racconta in modo originale ed emozionante, attraverso la "messa in scena" di un finto funerale, i contrasti culturali e gli ostacoli al cambiamento in alcuni aspetti delle tradizioni familiari e religiose”.


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