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Arch. Michele Capasso
Presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo e
Direttore generale dell’Accademia del Mediterraneo - Maison de la Méditerranée


Nel trascorso mese di dicembre 2003 la città di Napoli è stata al centro dell’attenzione internazionale per la sua centralità euromediterranea.
Molteplici eventi si sono svolti, quali il Forum Civile Euromed, la riunione costitutiva dell’Assemblea parlamentare euromediterranea e, infine, la VI Conferenza euromediterranea che riunisce i ministri degli Esteri di 38 Paesi e che avrebbe dovuto indicare la sede della costituenda Fondazione euromediterranea per il dialogo tra culture e civilizzazioni.

L’istituzione di questa Fondazione, necessaria per il dialogo interculturale ed interreligioso, è stata stabilita dall’Unione europea nel 2002 come “rete di reti” ed organismo capace di raccogliere e valorizzare il patrimonio e le doti di istituzioni che già da tempo operano per scopi analoghi, ciò al fine di evitare duplicazioni e sprechi di risorse, tempo e speranze.

La Fondazione Laboratorio Mediterraneo - con la sua rete campana, italiana ed euromediterranea e con le sue sezioni autonome, quali l’Accademia del Mediterraneo-Maison de la Méditerranée – è stata sin dall’inizio indicata come sede ideale per tale insediamento ed a suo favore si sono espressi i Paesi euromediterranei, organismi rappresentativi della Società civile ed istituzioni internazionali quali il Consiglio d’Europa e le Nazioni Unite.

Un elemento portante di questa rete è il Dipartimento per il dialogo interreligioso costituitosi anni fa presso il Centro francescano di cultura “Oltre il Chiostro” e del quale il Concerto dell’Epifania costituisce una dote preziosa per la sua capacità di armonizzare e trasmettere i valori condivisi del dialogo e dell’amore attraverso il linguaggio universale della musica.

Tutto ciò non è apparso sufficiente, non sono bastati 10 anni di lavoro ininterrotto che ha visto impegnati con passione tanti militanti per la pace e lo sviluppo condiviso, non sono stati meritevoli d’attenzione i risultati concreti che, attraverso 18 sedi distaccate ed oltre 1000 eventi realizzati, dimostrano una serietà ed una competenza ovunque apprezzate. All’ultimo momento, il nostro lavoro decennale stava per essere sacrificato in forza del teorema “Napoli non può ricevere troppe cose: la Coppa America, la Banca euromediterranea e la Fondazione euromediterranea per il dialogo tra culture e civilizzazioni”. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: la Coppa America è a Valencia, la Banca sarà all’ordine del giorno, forse, nel 2010 e l’unica cosa concreta – il risultato del nostro lavoro - candidata ad andare in fumo.
Ringraziamo il presidente irlandese del Parlamento europeo Pat Cox ed il Presidente del Parlamento marocchino Abdelwahad Radi per aver difeso il nostro impegno e la nostra istituzione, contribuendo ad una salutare pausa di riflessione: la nostra aspirazione è continuare il cammino tracciato, come quello rappresentato da questo Concerto dell’Epifania che, giunto alla IX edizione insieme al Premio Mediterraneo, costituisce un elemento utile per il dialogo tra le società e le culture della Nuova Grande Europa e dei Paesi Mediterranei.


Tutto questo non è voglia di protagonismo ma semplicemente l’espressione di uno spirito di servizio a disposizione del dialogo e della pace. Il Mediterraneo deve essere un Mare diviso “tra noi” e non “da noi”, culla e non bara della nostra civiltà: per questo occorre portare avanti con ogni mezzo e con ogni sforzo iniziative che perseguano questi fini.
Buon 2004!


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