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COMUNICATO ANSAMED

EUROMED: CASERTA; DIALOGO E SVILUPPO PER LA PACE, CAPASSO
APPELLO DELLA FONDAZIONE LABORATORIO MEDITERRANEO AI MINISTRI
(ANSAMED) - CASERTA, 4 OTT - Il presidente della Fondazione
Laboratorio Mediterraneo Michele Capasso, in nome del Comitato
scientifico internazionale, ha lanciato ai ministri presenti a
Caserta un appello affinché venga assunta la seguente
raccomandazione: ŽŽEvitare, in alcuni Paesi dellŽarea
euromediterranea, lŽalto rischio di sottomissione delle proprie
economie, solo percheŽ piuŽ deboli, a strategie industriali che
hanno poche relazioni con i bisogni reali di quei Paesi o i
monopoli di attori specifici - privati o pubblici - sulla
costruzione e diffusione di modelli standardizzati di
comportamento, di consumo, di pensiero, di creativitaŽ e,
quindi, di esistenza che nulla hanno a che vedere con la
tradizione economica e culturale di quegli stessi Paesi.
LŽinterdipendenza tra uomini, societaŽ e spazi eŽ ormai la
norma e le mutazioni scientifiche e tecnologiche, la
globalizzazione industriale, economica e finanziaria, la
circolazione immediata dellŽinformazione conducono lŽumanitaŽ
intera verso un futuro di omologazione. CioŽ non significa
affatto verso un destino comune, anzi: le ineguaglianze e le
povertaŽ che si aggravano nel mondo ne sono la prova. Come
costituiscono prova il rischio di egemonia di qualche potenza su
decisioni che coinvolgono lŽavvenire del nostro pianeta oppure
il blocco dellŽinformazione operato verso le fasce piuŽ deboli e
meno abbienti.
Quando gli scambi internazionali si diffondono e si
ingigantiscono gli Stati, ma specialmente i cittadini, hanno la
sensazione di vedersi sottrarre la gestione del proprio mondo e
si sentono imporre una ŽŽmonoculturaŽŽ. Di fronte a questa
perdita dŽidentitaŽ, specialmente nel Mediterraneo, grande eŽ la
tentazione di rifugiarsi in se stessi, di cristallizzarsi su
valori arcaici radicati nel passato, in un clima di intolleranza
che spesso conduce al fanatismo, allŽodio, al rigetto
dellŽaltro.
La Conferenza di Caserta dovraŽ non limitarsi ad esaminare,
come in un compartimento stagno di un sommergibile, i soli
problemi legati allo sviluppo industriale dellŽarea: eŽ
necessario sottolineare, nel documento conclusivo, che lo
sviluppo economico condiviso eŽ condizione preliminare per
costruire un dialogo reale tra i popoli. Che il riconoscimento
della cultura, insieme allŽeconomia, come forza dominante non eŽ
unŽeccezione bensiŽ il fondamento del nuovo processo di
civilizzazione.(ANSAMED).

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