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PREMIO DELFINO D’ARGENTO alla memoria di Yasser Arafat (PALESTINA) A un popolo diviso e in parte disperso, di cui si era potuto dire senza obiezione che «i palestinesi non esistono, esistono soltanto gli arabi», ha dato coscienza politica della propria identità e l’ha condotto alla realizzazione di quello Stato assegnato in diritto ma negato di fatto. Fu suo merito di radicare l’affermazione dell’identità palestinese nel riconoscimento d’ogni altra identità sociale e politica e con gli Accordi di Oslo porre questa convinzione, che nutriva anche quando non poteva dichiararla, a base della pace con Israele. L’iniziale metodo terroristico gli fu imposto dalle circostanze cosí come fu dalle circostanze imposto ai fondatori dello Stato israeliano. Gli errori che gli vengono rimproverati furono conseguenza delle contingenze: prima per essere a capo d’un’organizzazione in esilio, poi per la necessità, sotto la pressante occupazione straniera che rendeva impossibile creare una struttura statale moderna, di mantenere i metodi e le solidarietà in quell’esilio costituiti. La sua adesione all’Accademia del Mediterraneo fu per lui un altro modo di affermare l’ideale della convivenza e della pace. Torna indietro |
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