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COMUNICATO STAMPA

LIBRI: FIERA CAIRO, ORIENTALISMO SOTTO ACCUSA
(ANSAmed) - IL CAIRO, 25 GEN - Orientalismo sotto accusa in una delle prime tavole rotonde del ricco programma dell´Italia, ospite d´onore alla 39/a edizione della Fiera Internazionale del Libro del Cairo che si è aperta oggi al pubblico nella capitale egiziana. "Esiste ancora un ruolo per l´orientalismo? ": alla domanda hanno risposto, su posizioni molto diverse, Hassan Hanafi, docente di filosofia all´Università del Cairo, Antonino Pellitteri, docente di Storia dei Paesi islamici all´Università di Palermo, Alaa Al Aswani, scrittore autore del best seller ´Palazzo Yacoubian´, e Michele Capasso, presidente della Fondazione laboratorio mediterraneo. A Capasso, che ha accusato l´orientalismo di "essere responsabile di aver confuso le idee e indotto a incomprensioni", e ha criticato gli orientalisti che "chiusi nel loro guscio, nella loro gabbia, perdono di vista la velocità con cui il mondo cammina", ha risposto Pellitteri: "sono un orientalista e mi onoro di essere tale". Per il professore siciliano non c´é un solo orientalismo, ma molti diversi, e la questione è ben più complessa delle false semplificazioni. C´é un orientalismo coloniale, ma c´é anche quello sapiente, quello dell´Enciclopedia dell´Islam che farebbe bene a consultare chi vuole parlare dell´argomento. Pellitteri ha parlato del dispotismo orientale, del senso etnico della Storia, dell´arabismo in funzione antiturca, ma anche di Leone Caetani e della sua opera, dell´inizio dello scorso secolo, fondamentale per conoscere il mondo arabo. "Non voglio fare un elogio dell´orientalismo, so bene che è stato strumento coloniale.... ma ci sono più orientalismi", ha concluso il professore. Capasso, negando che esiste alcuno "shock di civilizzazioni", ha denunciato invece lo "shock d´ignoranza": il mondo arabo conosce al 70 per cento quello occidentale, mentre in occidente solo al 3 per cento si conosce l´islam. Servono più traduzioni, anche di materiale "povero", come fumetti o manuali, perché si colmi questo divario. Hanafi ha sottolineato come il mondo islamico si senta sotto "un secondo attacco", e soffra della "apartheid" nei suoi confronti. Mentre Aswani, da scrittore, ha detto che la letteratura non conosce religioni o etnie. L´ambasciatore d´Italia al Cairo, Antonio Badini, è intervenuto: pur essendoci dei bravi orientalisti, l´orientalismo come tale è oggi deve essere ridefinito. Fra le domande una è stata rivolta in particolare all´Italia: come mai non sa sfruttare politicamente la molta "italofilia" presente nel mondo arabo? Ma non c´é stata risposta.(ANSAmed)
2007-01-25 19:13

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