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Intervento del sindaco di Ispica
Piero Rustico

Autorità presenti,

Signori Relatori,

Graditi ospiti,

Signore e Signori,
benvenuti a Zagara e rais - Incontri euro-mediterranei
 d´Ispica, 2010. Siamo alla quinta edizione di un evento
culturale che è per questa Amministrazione motivo di
orgoglio visto che di anno in anno si è sempre più evoluta.
 Abbiamo iniziato credendoci fortemente e di volta in volta
la validità della nostra idea ci ha permesso di ottenere
 riconoscimenti sempre più prestigiosi, così oltre al
Ministero degli Affari Esteri altri tre patrocini si sono
 aggiunti a testimoniare l´importanza di tale iniziativa. 
Zagara e rais si fregia quindi dei consensi della Fondazione
 Anna Lindh, dell´Istituto di Alta Cultura Fondazione
 Orestiadi Onlus, della Fondazione Mediterraneo; tutti 
istituti leader nel campo delle più concrete attività sociali e
culturali, impegnati nella promozione ai più alti livelli
dell´integrazione tra i popoli.
 Il filo conduttore di quest´anno si intuisce già molto 
chiaramente dal tema del convegno al quale stiamo
 partecipando: Un Mare Tre Fedi. Giorgio La Pira scriveva
che "la Sinagoga, la Cattedrale e la Moschea sono i luoghi
 intorno ai quali si costruiscono le nazioni, i popoli, le civiltà come è stato nel passato per quelle nazioni, quei popoli e
 quelle civiltà storicamente, culturalmente e religiosamente 
più vitali della terra che si bagnano nel Mediterraneo". Il 
Mar Mediterraneo in effetti è lo spazio in cui sorgono, forse 
non del tutto casualmente, Gerusalemme, Roma, La 
Mecca: città sante che da secoli illuminano il cammino di
 generazioni e generazioni, e se l´Islam, l´Ebraismo e il
 Cristianesimo sono le tre religioni di un Dio Unico allora il
 Mar Mediterraneo è di certo il mare di un unico Dio.
Il Mar Mediterraneo che ci dà la possibilità ancora oggi di 
incontrare realtà antiche a fianco di quelle ultramoderne: è
 qui infatti che vediamo la barca del piccolo pescatore, di
 Ulisse, accanto ai grandi, sofisticati pescherecci e alle
enormi petroliere.
Il Mar Mediterraneo che ospita città giovani e antiche 
aperte ai venti della cultura, custode della vita di molti
 popoli, culla della cultura europea, luogo in cui è nato il 
pensiero dell´uomo: la filosofia greca, l´idea della
 democrazia, dell´agorà, del foro, della repubblica. Ma il
 Mare Bianco, come lo chiamavano gli arabi, non ha solo un 
passato, ha un presente e deve necessariamente avere un
 futuro; un futuro che spetta a noi costruire giorno dopo
 giorno stimolando nei giovani l´impegno della ricerca di un
 vero dialogo che parta perché no dal rispetto della fede altrui, senza lasciare nella propria fede spazio per 
l´intolleranza. Questo nostro mare nostrum può unirci
pacificamente, in esso possiamo fare a meno dei confini
 stabiliti dall´uomo, possiamo pensare che arrivi fin dove
 arrivano gli alberi, i frutti, i sapori, i profumi del
 Mediterraneo, possiamo considerare le sue naturali
 frontiere attraverso la nostra percezione, la nostra 
sensibilità. Una sensibilità che si acquisisce e si trasmette,
 una sensibilità che tiene conto dei comportamenti, degli
 usi, della cultura del luogo e che diventa cultura 
mediterranea, mediterraneità. E´ in questa direzione che si
muove Zagara e rais - Incontri euro-mediterranei d´Ispica 
dando un contributo sempre più mirato e maturo alla
 realizzazione della tanto auspicata pace tra i popoli del
 Mediterraneo.
Per la nostra tre giorni quest´anno abbiamo allestito una 
mostra con le magnifiche terrecotte provenienti dal Museo
 delle Trame di Gibellina, inaugurata ieri e fruibile per un
 mese dai visitatori che troveranno in essa opere del
 passato unitamente a lavori di artisti contemporanei che
interpretano la storia mediterranea in un dialogo tra tempi
e luoghi differenti che ci riconducono comunque alle radici
 comuni; abbiamo assistito alla proiezione di due bellissimi
 cortometraggi che ci hanno fornito chiari spunti di riflessione e toccanti spaccati di vita quotidiana; apriamo 
oggi i lavori del convegno "Un Mare tre Fedi"; gusteremo
 più tardi i sapori e le fragranze di deliziosi dolci tipici di 
diversi Paesi delle sponde del Mediterraneo; ascolteremo la
 musica colta e raffinata dei "Sakalleya" domani al Parco 
Forza.
Un doveroso ringraziamento rivolgo a tutti coloro che a 
vario titolo hanno contribuito alla buona riuscita dell´evento
 e in particolare al dott. Andrea Corvo primo ideatore della
 kermesse e oggi presidente dell´associazione culturale 
Zagara e Rais; all´arch. Enzo Fiammetta, direttore del
 Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina, e al
 Presidente della Fondazione Orestiadi Senatore Ludovico 
Corrao per l´allestimento della mostra che abbiamo
inaugurato ieri qui alla Sciabica; alla ditta Touci
 Comunication di Toto Clemenza e all´arch. Liliana Stimolo,
 che, pur nella ristrettezza delle risorse finanziarie, sono
 riusciti a creare ambientazioni e momenti di grande
raffinatezza e fascino; alla dottoressa Trapani e ai
 dipendenti comunali che con lei hanno collaborato; a
 Salvatore Nigito, Alba Boreale e Angelo Rizza, lo staff che
 con me accompagna la crescita di questo evento, che 
consideriamo il più significativo nella programmazione
 culturale della nostra città; ai Grandi Viaggi Club, sponsor ufficiale della manifestazione, e alle aziende vitivinicole
Curto, Roselle e Rio Favara, che hanno offerto i loro
 eccellenti moscati per il buffet di stasera. Un grazie 
particolare desidero esprimere al professor Michele 
Capasso, Presidente della Fondazione Mediterraneo, per la
partecipazione a questo quinto appuntamento, ma 
soprattutto per la sua costante vicinanza e la condivisione
 di questa nostra idea che è "Zagara e Rais". Un 
ringraziamento, infine, ai componenti dell´Associazione
 Culturale Essalem per la entusiastica partecipazione ai vari 
momenti di questa manifestazione e per avere contribuito 
alla preparazione delle delizie di aromi e tradizioni che più 
tardi gusteremo nel buffet di dolci della tradizione siciliana
e araba.

Grazie a tutti e buona serata!

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