IL MATTINO

22.06.02

 

« Maison de la Méditerranée »

Sede principale a via Depretis

 

Tra gli obbiettivi la pace e lo sviluppo del dialogo culturale

di Pasquale Esposito

Sembrava una sfida impossibile, ma bisogna riconoscere alla Fondazione Laboratorio Mediteraneo, ed al suo ideatore-fondatore, l’architetto Michele Capasso, di avercela fatta contro tutti gli scetticismi, contro tutte le incomprensioni, le lungaggini burocratiche. Si inaugura questa mattina a Napoli, in parte dell’edificio dell’ex «Hotel de Londres», la ”Maison de la Méditerranée” (che sarà presieduta dal presidente della Regione, Bassolino), emanazione della Fondazione presieduta da Predrag Matvejevic’, e dell’Accademia del Mediterraneo. Questa di Napoli è la sede centrale della organizzazione che si propone di essere la casa comune dei popoli del Mediterraneo, per sviluppare discorsi di pace innanzi tutto, e di scambi culturali ed anche commerciali al fine di far rivivere in maniera comunitaria questo angolo del mondo così carico di storia e così significativo per le sorti delle genti di tutto il pianeta. Un territorio al momento attraversato da una crisi profonda, il conflitto tra palestinesi e israeliani, e da altri fondamentalismi, nemici della pace , obiettivo primario che gli uomini di cultura che hanno risposto all’appello di Capasso intendono perseguire con una serie di iniziative che Fondazione, Accademia e ”Maison” del Mediterraneo intendono portare avanti per favorire il dialogo culturale, politico e sociale tra le diverse culture che si affacciano su quest’area.
Obiettivo ambizioso, non facile, certo: ma possibile. Intanto, stamane alle 11 (l’ingresso è su via Depretis 130) c’è da registrare la inaugurazione della sede centrale dell’organismo internazionale, fortemente voluto nella nostra città: Spagna ed altri Paesi erano pronti a ospitare la rappresentativa struttura, ma tutti hanno riconosciuto il primato, la priorità della scelta partenopea. Ed ecco quindi giunto il momento dell’inaugurazione, alla quale interverranno ministri e ambasciatori dei Paesi mediterranei, il presidente Bassolino (che riceverà le bandiere ufficiali dei dodici Paesi della “Maison”, che poi saranno issate sulla torretta dell’edificio), il sindaco Iervolino ed altre autorità.