IL MATTINO

7 giugno 2005

 

 

Srebrenica, da Napoli appello all’Europa

 

 


A dieci anni dai massacri di Srebrenica, Predrag Matvejevic e Michele Capasso, a nome della Fondazione Laboratorio Mediterraneo, hanno lanciato un accorato appello ed un monito all’Europa perché nessuno dimentichi quel che è avvenuto. Nel testo si sottolinea che «dieci anni dopo le immagini della strage di Srebrenica e, più in generale, della guerra nella ex-Juogoslavia infieriscono davanti ai nostri occhi ormai disabituati a quello spettacolo: più di 200.000 morti, 2.000.000 di deportati o esiliati, città e villaggi in rovina, ponti ed edifici, scuole ed ospedali distrutti a colpi di cannone, monumenti di cultura o di fede profanati, violenze e torture di ogni specie, stupri di massa e umiliazioni, campi di concentramento ed epurazione etnica, ”urbicidio” e ”memoricidio”" , innumerevoli esistenze di gente semplice mutilate o lacerate per sempre». L’appello continua: «La sofferenza umana non si lascia riassumere. Si può andare oltre? Questa domanda l'abbiamo rivolta allo stesso tempo agli aggressori e a quei Signori che hanno fatto così poco per fermare questa guerra nel cuore della Bosnia e della Croazia, ai confini con il Mediterraneo, nella stessa Europa: evidenziammo, già dieci anni fa, un’Onu inadeguata ai cambiamenti del nostro mondo; una Nato rimasta prigioniera della guerra fredda; una Unione Europea senza una dimensione politica ed un potere statale capace di guidare l’Europa ma soltanto un’”unione” come avevamo paventato i più illuminati uomini di cultura dopo la seconda guerra mondiale; una Russia che tentava invano di riprendere il ruolo dell’ex Unione Sovietica dibattendosi in una crisi politica e culturale immane; tutti quei giochi, appena mascherati, delle grandi potenze e dei loro interessi, dei ”cessate-il-fuoco” mille e una volta violati, degli accordi costantemente traditi, dei patti derisi e dei negoziatori resi ridicoli, delle risoluzioni internazionali ignorate, dei convogli umanitari divenuti essi stessi vittime della rabbia omicida». Per aderire, inviare una e-mail a info@medlab.org, oppure un fax al numero 081 420 32 73.