IL DENARO

10 maggio 2005

 

Media: nasce la Carta di Siviglia

 

Importante passo nel settore dell’informazione internazionale: siglato ieri a Siviglia un accordo tra oltre trenta testate del bacino mediterraneo a tutela dell libertà di informazione, nel rispetto del pluralismo delle opinioni e contro ogni forma di discriminazione e intolleranza razziale e religiosa. Il documento, chiamato Carta di Siviglia, è stato approvato nel corso dei lavori della 12.a assemblea generale della Copeam (Conferenza Permanente dell'Audiovisivo Mediterraneo), l'organismo che raduna i maggiori enti radiotelevisivi dei paesi del Mediterraneo e del quale da ieri entra a far parte anche l’agenzia di stampa italiana Ansamed.




Di fronte ai rischi di manipolazione dell'informazione e delle pratiche che mirano al condizionamento dell'opinione pubblica, oltre trenta testate televisive, radiofoniche e di altri media di paesi del Mediterraneo hanno approvato nel fine settimana un documento in cui si impegnano a tutelare la libertà di informazione, a rispettare il pluralismo delle opinioni e a bandire ogni forma di discriminazione e intolleranza razziale e religiosa.

Il documento, chiamato Carta di Siviglia, è stato approvato nel corso dei lavori della 12.a assemblea generale della Copeam (Conferenza Permanente dell'Audiovisivo Mediterraneo), l'organismo che raduna i maggiori enti radiotelevisivi dei paesi del Mediterraneo e che costituisce ormai uno dei più importanti momenti di incontro e discussione tra i giornalisti del nord e del sud della regione.

E ieri Ansamed, l'agenzia del Mediterraneo e per il Mediterrano creata un anno fa dall'Ansa, é entrata a far parte della Copeam, unica agenzia di stampa a far parte a pieno titolo della Conferenza.
Il presidente della Copeam, Habib Chawki Hamraoui, direttore generale della radio televisione algerina, afferma che l'ingresso di nuovi membri come Ansamed ha un valore, oltre che professionale, di forte impulso al perseguimento del dialogo politico, sociale e culturale in una regione, come quella mediterranea, che oggi più che mai ha bisogno di dialogo e non di confronto.
Presentando la nuova agenzia, il responsabile del settore estero e dei rapporti internazionali di Ansa e Ansamed, Giulio Pecora, ha illustrato ai membri della Copeam quanto fino ad oggi realizzato dalla nuova testata del Mediterraneo, che ha la propria sede centrale a Napoli e che si avvale della collaborazione degli uffici Ansa nella regione e di altre 16 agenzie di stampa nazionali con le quali ha firmato accordi di partnership.

A chiudere i lavori della 12/ma assemblea della Copeam la vice presidente del consiglio spagnola, Maria Teresa Fernandez De La Vega, che ha espresso il forte appoggio del governo di Madrid alla Carta di Siviglia, un manifesto in cui i membri della Copeam si impegnano a tutelare la libertà di informazione, a rispettare il pluralismo delle opinioni e a bandire ogni forma di discriminazione e intolleranza razziale e religiosa.

Nel dibattito che ha preceduto l'approvazione della Carta, sono stati evocati numerosi aspetti dello stato dell'informazione radiotelevisiva, scritta e multimediale nei paesi rivieraschi. In diversi interventi si è osservato che al rapido progresso della tecnologia non ha fatto riscontro un altrettanto rapido aumento dello scambio di informazioni tra le due sponde del Mediterraneo e sono state sollecitate iniziative, soprattutto a livello di Unione Europea, per promuovere, tramite l'editoria radiotelevisiva, scritta e multimediale, il dialogo e gli scambi culturali tra i paesi della regione.

Le difficoltà cui vanno incontro i giornalisti nel loro lavoro in alcune zone calde della regione sono state ricordate dal direttore generale della Unione Radiotelevisiva Europea (Uer), Jean Revellion, il quale ha citato il sequestro ancora irrisolto della giornalista francese Christiane Aubenas e del suo interprete in Iraq.