IL DENARO
10/09/2005

Museo sannita per l’enogastronomia: dalla Provincia arriva il via libera

di Rocco Cirocco

Educare i consumatori sul falso alimentare e analizzare i cibi che finiscono sulle nostre tavole per stabilire quanto essi incidano sul benessere del consumatore. Sono queste le principali finalità del nuovo Museo Enogastronomico regionale (Meg) che nascerà a Solopaca per iniziativa della Provincia di Benevento. Lo ha reso noto il presidente della Provincia, Carmine Nardone, che ha presentato l'iniziativa alla Rocca dei Rettori insieme al sindaco di Solopaca, Pompilio Forgione. Il museo è stato realizzato nel Palazzo Cutillo e all'interno sarà possibile ammirare etichette, manufatti, articoli della produzione del cibo in epoca industriale, il tutto arricchito da materiali multimediali. “Meg - ha commentato Nardone - è un progetto dinamico: persegue finalità didattiche e divulgative, ma è anche uno dei poli della rete museale che si sta costituendo sul territorio sannita e che si sviluppa nel Museo della tecnologia agraria, nel Museo degli orologi, nelle Oasi del gusto, nei Mulini ad acqua. Si tratta, insomma, di una straordinaria filiera della identità culturale locale”.

“Meg - ha aggiunto il presidente - rappresenta anche un polo di ricerca, che si articola su tre filoni. Il primo concerne il rapporto arte e produzione enogastronomia e analizza la costante interazione del mondo artistico locale e internazionale rispetto al cibo. Meg si rapporterà con l'altra creatura della Provincia, il Museo di arte contemporanea di Benevento, per sviluppare ulteriormente la ricerca nelle forme espressive della scultura e della pittura, senza disdegnare i materiali multimediali, filmati e documentari, né tanto meno le etichette della produzione industriale dell’agroalimentare. Il secondo filone è affidato alla responsabilità del professore Salvatore Casillo con altre illustri collaborazioni, quali quella di Donato Matassino, Alessandro Nardone, Jan Boyazoglu e Vincenzo Pilo. In tale contesto, lo sforzo sarà finalizzato ad indagare l'evoluzione del falso alimentare ovvero a sviscerare le nuove forme dell'illegalità in tale campo”. E' evidente che, grazie a tale lavoro, il consumatore sarà messo in condizioni di avere maggiori consapevolezze in materia e ad attrezzarsi per difendersi. Molto spesso, in passato, per evitare allarmismi, le autorità non hanno mai dato spazio a questa problematica, ma questo ha finito con il pesare molto sull'approccio da parte dei non addetti ai lavori. Il terzo filone concerne il rapporto alimentazione/salute, sul quale la Provincia di Benevento ha già indirizzato cospicue risorse finanziarie, in quanto esso costituisce uno dei punti di forza della propria iniziativa d'intervento sul territorio.
Dopo aver realizzato il Centro di genomica e di proteomica, Meg, con l'apporto di Ferdinando Goglia, si occuperà proprio di analizzare i cibi che finiscono sulle nostre tavole per stabilire quanto essi incidano sul benessere del consumatore.

In tale contesto Meg interagirà con altre iniziative della provincia e, principalmente, con “Gnam Fest”, una sorta di laboratorio didattico per gli studenti, che si è avvalso della cooperazione dell'Istituto alberghiero “Le Streghe” di Benevento, e con le altre manifestazioni ormai entrate nella tradizione del Sannio, quali la Festa dell'uva di Solopaca, la Sagra dell'Aglianico di Torrecuso, la Sagra del Grano di Foglianise, la Festa del vino di Castelvenere. Il tutto poi confluirà in una “Guida dell'enogastronomia sannita”, che sarà redatta con la cooperazione della Associazione “Strade del vino” e di esperti e studiosi del settore.