LA REPUBBLICA

13/11/2005

 

Un Oratorio per la pace al Mediterraneo

 

Un “oratorio di Speranza” che parla di pace dai cimiteri della guerra. Debutta domani (alle 20, Teatro mediterraneo Mostra d’Oltremare), in prima assoluta, la drammatica cantata composta da Filippo Zigante su testo di Angelo Cannavaciuolo. L’opera, commissionata dall’Associazione Napoli Capitale Europea della Musica di Franco Iacono, racconta “la storia di una madre palestinese e un padre israeliano che si ritrovano in un luogo immaginario”, spiega Cannavaciuolo, “da cui gridare tutto il dolore per il destino dei loro figli, vittime della guerra”. La storia seguirà un canovaccio recitato e cantato, con un doppio cast, teatrale e vocale: Lina Sastri (la madre) e Nello Mascia (il padre), Adriana Morra (narratrice), Giuseppe Naviglio (narratore) Orit Gabriel (mezzosoprano) e Claudio Di Segni (tenore). Sul podio il direttore musicale dei Solisti di Napoli, Susanna Pascetti e il Coro Mysterium Vocis (curato da Franco Pareti). “Il finale, che vede i disperati genitori scambiarsi i figli – racconta Zigante – è un dardo contro la logica dell’odio e dell’orrore, un gesto d’amore che è una risposta a questi tempi. I Solisti di Napoli a marzo voleranno a Praga ospiti dell’Opera Nazionale. “Porteremo questo oratorio di pace ovunque – aggiunge Iacono – con la sola pausa estiva, in cui debuttiamo anche nell’opera lirica”.