IL MATTINO
20/09/2005
La prima volta
della Libia
Tiziana Tricarico Arrivano oggi a Napoli con le loro opere, a rassegna-evento
già cominciata: e c’è curiosità per i lavori dei sette artisti libici che
partecipano alla Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo.
Il loro Paese si è aggiunto all’ultimo momento come una novità assoluta: è la
prima volta infatti che la Libia partecipa a una biennale d’arte in Occidente.
I partecipanti sono Zorha Ali Hadi Al Bibas (artista focomelica che dipinge con
i piedi), Abdel Basit (pittura), Mohamede Abumeis (pittura), Abdul Karim
Mansour El-Tarhuni (pittura), Emad El-Basha (fotografia), Safa Zobi
(illustratore) e Khaled Al-Seddik. Protagonisti, con gli altri artisti, di
dieci giorni di eventi che fino al 28 settembre (ingresso gratuito dalle 16
all’una di notte) animeranno gli spazi monumentali di Castel Sant’Elmo,
coinvolgendo anche dodici comuni della provincia di Napoli, tra cui Ottaviano,
dove il castello mediceo appartenuto a Cutolo diventerà la casa dell’arte, e
Giugliano, dove l’ex Chiesa delle Concezioniste ospiterà - inaugurazione venerdì
mattina - alcune istallazioni. Tutte le opere resteranno comunque in mostra
fino al 15 ottobre. Una lunga kermesse, con molti eventi collaterali: di arti
visive, di musica (rock, folk, ethno, jazz, pop), e poi teatro, danza,
letteratura, gastronomia, film, fotografia, graffiti, fumetti, arti applicate e
sfilate di moda. E ancora, incontri con gli artisti (oggi c’è quello con Goran
Bregovic), workshop (domani negli Ambulacri «La passione attraverso la
musica»), seminari e dibattiti. Uno scambio di passioni, nel segno del tema
portante di questa Biennale, un dialogo/confronto tra abitanti del Mediterraneo
fatto anche di performance che invadono altri spazi della città (come quella di
stasera di Mass e Bianco e Valente, in programma nella Vigna san Martino, in
collaborazione con la Fondazione Morra), o come i dibattiti in programma
all’Accademia delle Belle Arti, venerdì.