IL DENARO
20/10/2005

Napoli, polo culturale per la Sponda Sud

Il Mediterraneo custodisce il più grande giacimento culturale ed archeologico del mondo, ma questo prezioso patrimonio naturale non sempre viene adeguatamente salvaguardato, valorizzato e utilizzato per lo sviluppo sociale, economico e delle relazioni tra i singoli stati. è partendo da questa considerazione che per due giorni a Napoli, nel corso del convegno “Il Mediterraneo: valori e valore dei beni culturali“, esperti, uomini d'impresa e rappresentanti dei governi dei Paesi della regione si confronteranno per fare il punto sullo stato dell'arte e valutare opportunità e prospettive per future iniziative.
Organizzata da Ansa e San Paolo Imi, la manifestazione si svolgerà martedì 25 e mercoledì 26 ottobre nel Teatro di Corte di Palazzo Reale e sarà aperta dagli interventi del ministro per i Beni culturali Rocco Buttiglione, dell'amministratore delegato dell'Ansa Mario Rosso, del presidente di San Paolo Imi Enrico Salza e dello scrittore Predrag Matvejevic, presidente del comitato scientifico della fondazione Mediterraneo. Da sempre considerata culla di civiltà, l'area mediterranea raccoglie oltre la metà dei siti dichiarati dall'Unesco patrimonio dell'umanità ed è il punto di incontro tra tre continenti (Europa, Asia e Africa) nonchè tra tre religioni (cristianesimo, ebraismo e islamismo) Dalla Turchia al Marocco, passando per Siria, Giordania, Libano, Egitto, Libia, Tunisia e Algeria, i Paesi della sponda sud-orientale del Mediterraneo custodiscono quindi meravigliose e uniche testimonianze di millenni di storia che, insieme a quelle che si trovano nei Paesi della sponda nord, formano il maggior giacimento culturale del mondo. Ma mentre alcuni Paesi, tra i quali figurano sicuramente l'Egitto e la Giordania, già da tempo hanno intrapreso la strada della valorizzazione del loro patrimonio culturale e archeologico, altri, come Siria e Libia, solo recentemente, grazie alla loro apertura verso l'esterno, hanno deciso di puntare e investire su questo fronte anche per incentivare i flussi turistici.
Di queste prospettive e delle altre tematiche legate alla conservazione e alla valorizzazione dei beni culturali, nella seconda diornata del convegno di Napoli, parleranno, tra gli altri, il vice ministro per i Beni culturali Antonio Martusciello, i ministri della cultura di Algeria e Marocco, Khalida Toumi e Mohamed Achaari, il vice ministro per la cultura libico, Nuri Daw Al Hamedi, il presidente dell'Ice, Umberto Vattani, il presidente della regione Campania Antonio Bassolino, l'amministratore delegato del gruppo Imi San Paolo, Alfonso Iozzo, il presidente e il direttore dell'Ansa, Boris Biancheri e Pierluigi Magnaschi, il rettore Francesco De Sanctis dell'università Suor Orsola Benincasa. Interverranno anche il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, il vice presidente della Regione, Antonio Valiante, rappresentanti dell'Ibm, di Alcatel e di Trenitalia.