IL MATTINO
25 febbraio 2005
Salvo Vitrano Cammelli e odalische, pittoreschi bazar, piaceri misteriosi,
derive della sensualità, mercanti di tappeti e tappeti volanti. In Occidente
hanno ancora forza, almeno nell’inconscio della cultura, immagini che
condizionano la percezione dell’Oriente e in particolare del vicino Oriente
posto a sud, sud-est del crocevia Mediterraneo di cui molto si dibatterà alla
mostra del libro e della lettura Galassia Gutenberg, in corso a Napoli da oggi
a lunedì prossimo. Quelle immagini resistono, benché smentite dall’incalzare
dei media che propongono ogni giorno scenari bisognosi di chiavi interpretative
ben differenti. E le loro atmosfere rispuntano ancora nelle trasognate
meditazioni di qualche intellettuale che cerca nella propria anima, ovvero nel
proprio bagaglio di pregiudizi, il senso del mondo. Secondo meccanismi già
illustrati una trentina d’anni fa da Edward W. Said, celebre intellettuale
palestinese, esule e accademico negli USA - morto nel 2003 - nel suo libro
Orientalismo. L’immagine europea dell’Oriente. Secondo Said le visioni
dell’Oriente, e dell’Islam, circolanti per secoli in Occidente, nelle teorie
politiche o nei poemi, derivavano da errori prospettici dell’eurocentrismo e
del colonialismo, ed esse ci rendevano - ci rendono - spesso ciechi di fronte a
realtà più profonde, varie, articolate di quanto la maggior parte degli
occidentali, «esperti» compresi, riesca a immaginare. Orientalismo è ora tra le
letture suggerite nel volumetto Le rotte del Mediterraneo. Cento e più libri a
un antico crocevia, curato dall’Università L’Orientale di Napoli, diffuso a
Galassia, utile guida. Attraverso la pubblicazione e le dense note introduttive
alle sue sezioni, curate da specialisti, si potranno cominciare a esplorare
spazi e tempi del Mediterraneo, scambi commerciali, miti e religioni,
letteratura e musica, colonialismo e diritti umani. A partire dalla nota di
Lida Viganoni sulla geografia, che sottolinea il concetto di «responsabilità
ambientale condivisa» per i paesi dell’area, e da quella di Luigi Mascilli
Migliorini, che rievoca le concezioni del Mediterraneo e delle sue diverse
culture, da Erodoto a Braudel, da Said a Duby. Proiettato a comprendere
nell’attualità come sia possibile superare i pregiudizi è il convegno su
«Letteratura e informazione» che AnsaMed ha organizzato a Galassia per
stamattina, dalle 11, con interventi di giornalisti ed intellettuali anche da
Algeria, Libano ed Egitto. Un appuntamento particolarmente importante nel fitto
programma di oggi è alle 17 con la scrittrice algerina Ahlam Mosteghanemi e il
poeta giordano Ibrahim Nasrallah, presentati dall’arabista Isabella Camera
d’Afflitto, che discuteranno di «Maschile e femminile nel mondo arabo». Sempre
alle 17 una tavola rotonda su «Cultura, progettualità e promozione della
lettura» con gli editori Giuseppe Laterza, Diego Guida e Franco Liguori. Alle
19 la cerimonia ufficiale d’inaugurazione, con la partecipazione del sindaco di
Napoli Rosa Russo Iervolino, del presidente della Provincia di Napoli Dino Di
Palma, di rappresentanti di altre istituzioni coinvolte nella manifestazione.