IL DENARO

25/10/2005

 

Patrimonio culturale, un incontro a Napoli

 

Il Mediterraneo custodisce il più grande giacimento culturale ed archeologico del mondo, ma questo prezioso patrimonio naturale non viene adeguatamente salvaguardato, valorizzato e utilizzato per lo sviluppo sociale, economico e delle relazioni tra i singoli stati.

È partendo da questa considerazione che per due giorni a Napoli, nel corso del convegno “Il Mediterraneo: valori e valore dei beni culturali”, esperti, uomini d’impresa e rappresentanti dei governi dei Paesi dell’Area si confronteranno per fare il punto sullo stato dell’arte e valutare opportunità e prospettive per future iniziative.

Organizzata da Ansa e san Paolo Imi, la manifestazione si svolgerà oggi e domani nel Teatro di Corte di Palazzo Reale e prevede, tra gli altri, gli interventi del ministro per i beni culturali Rocco Buttiglione, dell’amministratore delegato dell’Ansa Mario Rosso, del presidente di San Paolo Imi Enrico Salza, dello scrittore Predreg Matvejevic e dell’architetto Michele Capasso, rispettivamente presidente del comitato scientifico e presidente della Fondazione Mediterraneo, che da oltre 12 anni è impegnata per promuovere il patrimonio culturale nell’area euromediterranea.

Da sempre considerata culla di civiltà, l’area mediterranea raccoglie oltre la metà dei siti dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’Umanità ed è il punto di incontro tra tre continenti (Europa, Africa e Asia) nonché tre religioni monoteiste (cristianesimo, ebraismo, islamismo).

Dalla Turchia al Marocco, passando per Siria, Giordania , libano, Egitto, Libia, Tunisia e Algeria, i Paesi della sponda sud-orientale del Mediterraneo custodiscono quindi meravigliose e uniche testimonianze di millenni di storia che, insieme a quelle che si trovano nei Paesi della sponda nord, formano il maggior giacimento culturale del mondo.

Ma mentre alcuni paesi, tra i quali figurano sicuramente l’Egitto e al Giordania, già da tempo hanno intrapreso la strada della valorizzazione del loro patrimonio culturale ed archeologico, altri come Siria e Libia, solo recentemente, grazie alla loro apertura verso l’esterno, hanno deciso di puntare e investire su questo fronte anche per incentivare i flussi turistici.

Di queste prospettive e delle altre tematiche legate ala conservazione e alla valorizzazione dei beni culturali, nella seconda giornata del convegno di Napoli, parleranno, tra gli altri, il vice ministro per i Beni culturali Antonio Martusciello, i ministri della cultura di Algeria e Marocco Khalida Toumi e Mohamed Achaari, il vice ministro per la cultura libico Nuri Daw Al Hamedi, il presidente dell’ICE Umberto Vattani, il presidente della regione Campania Antonio Bassolino, l’amministratore delegato del gruppo Imi San Paolo Alfonso Iozzo, il presidente e il direttore del’Ansa Boris Biancheri e Pierluigi Magnaschi, il rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa Francesco De Sanctis.

All’apertura della manifestazione interverranno anche il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, il vice presidente della Giunta campana Antonio Valiante e rappresentanti dell’Ibm, di Alcatel e di Trenitalia.