IL DENARO
26/10/2005

Mare Nostrum crocevia dei traffici dell’Oriente e di tre continenti tra viaggi e scoperte

Stazione d’arrivo dei traffici d’Oriente e punto di incontro di tre continenti, il Mediterraneo nasce nel mito della scoperta, dei viaggi, delle migrazioni. Da Ulisse, mito fondante dell’Occidente europeo, ai Fenici, dai Berberi agli Ebrei sefarditi che dalla Spagna fuggirono lungo rotte che li portavano a Est, a Livorno a Salonicco, ad Alessandria, nello stesso anno, il 1492, in cui Colombo inaugurò, senza forse esserne consapevole, la prima rotta transatlantica. Mare di isole e di un’isola in particolare, Itaca, simbolo del ritorno, del “nostos”, che rimbalza attraverso secoli di poesia mediterranea da Omero a Kavafis, poeta greco d’Alessandria d’Egitto, città multietnica e mediterranea per antonomasia, patria di altri poeti come Giuseppe Ungaretti.

Per ogni isola una storia di diverse civiltà, alimentate dall’osmosi delle varie culture trasportate sulle rotte che seguivano il cammino del sole, da Oriente a Occidente. Creta e la sua misteriosa, femminile civiltà minoica, Malta e Rodi, isole degli ordini cavallereschi al tempo delle Crociate. E poi la Sicilia, crocevia e crogiuolo di greci e romani e quindi degli Hauteville normanni, degli Hohenstaufen svevi di Tancredi e Federico II, e ancora degli arabi, degli spagnoli. E la Sardegna che per alcuni geografi antichi era la mitica Atlantide. E ancora i porti, le città costiere che hanno scandito i ritmi della storia mediterranea. Come Lepanto, trionfo dell’Occidente e della cristianità per la retorica di alcuni storici, sicuramente punto d’inizio del declino della flotta ottomana nel Mediterraneo. E poi le città della storia se non della leggenda alle quali siamo legati da un filo di familiarità grazie al filtro della letteratura. Come per Orano, vista e vissuta e trasmessaci dallo sguardo impietoso di Camus, o per Tindari, la colonia greca fondata da Dionisio, i cui “vertici, aerei precipizi” echeggiano tuttora, ventitre secoli dopo, nei versi di Salvatore Quasimodo. Intreccio di storia, poesia, di rotte del mare e dello spirito. Il Mediterraneo oggetto lirico di tante poesie di Eugenio Montale, cantore del “mito del mare inteso come simbolo di purificazione e di forza cosmica divinizzata”, come ebbe a dire un critico letterario. Mediterraneo, mare chiuso, diviso in due dalla penisola italiana, come osservava Fernand Braudel, e dalla Sicilia che si protende verso Biserta quasi a unire il Maghreb al continente europeo. Mare di poli culturali e di fari di letteratura. Ed ecco che ritorna Alessandria, porto dal leggendario faro, una delle sette meraviglie del mondo, e faro di cultura per sempre legata dalla sua luce all’Italia e alla sua poesia. Patria come si è detto di Giuseppe Ungaretti, ma anche di Filippo Tommaso Marinetti, “poeta combattente”, padre del futurismo italiano e teorico del verso libero. Autore di poesie che furono sintesi di una cultura dinamica e di una proiezione nel futuro, in cui l’arte era figlia dell’azione e che già prefigurava la svolta politica mussoliniana del 1922. Mediterraneo dunque, come sintesi di storia e culture, “lago italiano” come da alcuni fu chiamato, dove attorno all’anno mille veleggiarono, approdando in Italia, anche i testi di Al Maharri, poeta siriano i cui versi fiorirono nel periodo d’oro dell’Islam. Al Maharri che nella sua leggendaria “Lettera del Perdono”, narrò un lungo viaggio nell’aldilà, una visita ai poeti ormai defunti e che secondo molti critici arabi influenzò Dante nella stesura della sua Commedia, poi dai posteri definita Divina.


Il Mediterraneo: valori e valore dei Beni culturali
Napoli, Teatro di Corte di Palazzo Reale

Ore 9.00 Registrazione dei partecipanti
Ore
9.30 Benvenuto ed introduzione ai lavori
Boris Biancheri, presidente Ansa

Saluti
Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli
Antonio Valiante, vice presidente
della Giunta regionale della Campania
con delega per il Mediterraneo
Enrico Salza, presidente Sanpaolo Imi, Italia

Ore 10.00
I Beni Culturali come valore economico
Presiede
Pierluigi Magnaschi, direttore Ansa, Italia
Francesco De Sanctis, rettore dell'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, Italia
Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo, Italia
Andrea Granelli, Cotec Fondazione per l'Innovazione Tecnologica, Italia
Andrea Radic, direttore Comunicazione e Public Affairs Alcatel , Italia
Antonio Savini Nicci, amministratore delegato Tav, Italia
Umberto Vattani, presidente Ice, Italia
Ore 11.00 Coffee break
Ore 11.30
La cooperazione culturale nel Mediterraneo
Presiede
Boris Biancheri, presidente Ansa

La strategia di valorizzazione dei Beni Culturali in Italia
Antonio Martusciello, vice ministro per i Beni e le Attività Culturali, Italia
Progetti di valorizzazione del patrimonio dei beni Culturali nelle strategie di sviluppo del Paese
Agron Gjekmarkaj, consigliere del ministro della Cultura, Turismo, Gioventù e Sport, Albania
Gaballa Aly Gaballa, consigliere del ministro della Cultura,Egitto
Mamoun Talhouni, direttore della Biblioteca Nazionale, Giordania
Eleni Livaditou, console generale della Grecia, Grecia
Frederic Husseini, direttore generale per le Antichità, Libano
Nuri Daw Al Hamedi, vice ministro per la Cultura e l’Informazione, Libia
Tajeddine Baddou, ambasciatore del Marocco, Marocco
Damjan Prelovsek, direttore generale del Direttorato per i Beni Culturali, Slovenia

Ore 13.00 Lunch

Ore 15.00
Dall’archeologia al restauro: la valorizzazione di un patrimonio

Presiede
Mario Rosso, amministratore delegato Ansa

25 anni di scavi italiani in Yemen: l’Arabia Felice e il Mediterraneo
Alessandro De Maigret, Archeologo, Italia

Temi di restauro e formazione nell'area mediterranea: il ruolo dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze
Cristina Acidini, sovrintendente all’Opificio delle Pietre Dure, Italia

Ore 16.00 Coffee break

Ore 16.15
Pubblico e privato a supporto del patrimonio culturale
Presiede
Jamil Nimri, giornalista, Giordania

Giuseppe Cuccurese, responsabile direzione Estero, Sanpaolo IMI, Italia
Andi Tepelena, ArtDepartment Director, Ministry of Culture, Albania
Rinaldo Bontempi, presidente di Paralleli - Istituto Euro mediterraneo del Nord Ovest

Egyptian culture project: quando arte, tecnologia e user experience si incontrano
Adele Trombetta, IBM, Italia

Ore 17.00
Intervento del Presidente della Giunta regionale della Campania
Antonio Bassolino, Presidente della Regione Campania

Conclusioni
Enrico Salza, presidente Sanpaolo Imi, Italia

Chiusura dei lavori
Mario Rosso, amministratore delegato Ansa