IL MATTINO

28 febbraio 2005

 


 

La Capria, Pironti e Valeria Parrella L’estro in pagina

                                                                                                            


Fabrizio Coscia Libri in anteprima, ieri, a Galassia Gutenberg. Assaggi di letture, degustazioni di pagine inedite, alcune anche a sorpresa, tra reading e presentazioni. Ne sono stati protagonisti Raffaele LA CAPRIA, Tullio Pironti e Valeria Parrella: due scrittori e un editore che hanno in comune forse soltanto la loro napoletanità, seppure vissuta anch’essa con modalità differenti (per età, visioni del mondo, esperienze). LA CAPRIA ha letto alcuni brani del suo nuovo libro, che uscirà domani per i tipi di Mondadori, intitolato L’estro quotidiano. Un diario dell’anno 2003, dove sono annotati, come ha rivelato lo scrittore «sogni, fantasie, ricordi, ritratti di persone che ho amato». Una sorta di autobiografia, dunque, ma non di tipo narcisitico, ha precisato, piuttosto «un’autobiografia conoscitiva, uno strumento di interpretazione della realtà». Inconfondibile, alla lettura delle pagine (alcune intense, commoventi, dedicate alla madre), la «voce» dello scrittore, il suo ritmo, la cadenza pacata, che, «trasforma l’esperienza in una tessitura di parole», come ha sottolineato Silvio Perrella presentando il libro. Incombe sulle pagine, sul «desiderio di raccontare con molta naturalezza la vita che fluisce», anche «la sottesa ansia e angoscia del nostro tempo», in particolare lo spettro della guerra in Iraq: «Gli eventi bellici rendono impotente la parola, ci fanno sentire tutta l’incommensurabilità tra i fatti piccoli del nostro quotidiano e i fatti grandi della Storia. Da quando ho smesso di scrivere questo libro, il tasso di odio e di ferocia nel mondo si è alzato in maniera intollerabile, e con esso il senso di impotenza delle parole a rendere quest’orrore». Autobiografia nel senso più classico, quella presentata invece da Tullio Pironti, Libri e cazzotti che l’editore ha definito «un cedimento alla vanità». La Napoli del ’44, lo sfollamento, i combattimenti sul ring e, naturalmente, la passione dei libri sono rievocati nelle pagine di Pironti, che, ha detto, ha voluto rendere omaggio anche alle persone che hanno influenzato la sua vita (ritratti nei disegni di Salvatore Ciaurro, in bella mostra anche nello stand dell’editore, insieme alla foto che ritrae il giovane Pironti boxeur): «Nel bene, come la straordinaria Fernanda Pivano, che ha scritto anche l’introduzione del mio libro, Naghib Mahfuz, o Lucio Amelio, ma anche nel male, come Tahar Ben Jelloun». Di tutt’altro tono il libro di Valeria Parrella, la giovane scoperta di minimum fax, in uscita a maggio, con titolo ancora da definire. Parrella ha letto uno dei quattro racconti da cui è composto il volume, ambientato in un bungalow del Cilento, con protagoniste due donne che s’incontrano in una vigilia di Natale. In mattinata l’incontro con padre Ibrahim Faltas, che ha presentato il libro L’assedio della Natività (Ponte alle Grazie), di Giuseppe Bonavolontà e Marc Innaro, resoconto dei giorni dell’occupazione palestinese della Basilica di Betlemme assediata dai soldati israeliani. «L’esperienza dell’assedio alla basilica - ha raccontato padre Faltas - ha dimostrato che la questione israeliano-palestinese non si può risolvere con la violenza, ma solo con il dialogo». Marc Innaro, invece, ha commentato la notizia dell’annuncio del presidente egiziano Mubarak sulla riforma della costituzione come una conferma di un cambiamento in atto nell’area maghrebina e mediorientale: «Non possiamo negare che nel bene o nel male un ruolo fondamentale in questo cambiamento lo stanno svolgendo gli Usa, mentre l'Europa resta assente». Libri, ma non solo, alla XVI edizione di Galassia: alla manifestazione promossa dall’associazione «Periferia del mondo-Periferia immaginaria» in memoria di Felice Pignataro, muralista ed educatore (è stato presentato ... ma c’è speranza, il libro a lui dedicato da Rosaria Desirée Klain ) hanno partecipato con l’autrice i responsabili del Centro Gridas di Scampia, il direttore generale di Sky Osvaldo De Santis e il gruppo musicale «’A 167».