IL MATTINO

28/06/2005

 

Scippato il vicepresidente del Parlamento giordano

 

MARISA LA PENNA Al vicepresidente del Parlamento giordano i responsabili dell’organizzazione dell’Assemblea parlamentare glielo avevano detto chiaro e tondo: in certi posti di Napoli è meglio non andare, e se proprio non se ne può fare a meno, niente Rolex al polso. Invece Abdel Jalil MàAyath, dopo aver detto «no, grazie, niente scorta, preferisco fare una passeggiata da solo», si è andato a infilare nei vicoli alle spalle di piazza Mercato. Di sabato sera. Con strade semideserte e tanti malintenzionati. E così, raggiunto il varco Immacolatella del Porto, è stato affrontato da tre rapinatori di Rolex che lo hanno strattonato sfilandogli con forza dal polso il prezioso orologio. Il parlamentare giordano è finito così in ospedale con escoriazioni e contusioni alle braccia. Ieri, alla vigilia del suo rientro ad Amman, gli è stato fatto dono di un Rolex, stesso modello, per non farlo tornare al suo paese con un brutto ricordo del nostro. Abdel Jalil MàAyath era nella nostra città dalla scorsa settimana per partecipare ai lavori dell’Assemblea parlamentare del Mediterraneo, svoltisi alla Maison de la Mediterranée, nell’ex Hotel de Londre, a piazza del Municipio. «No, quanto è accaduto, non mi farà cambiare idea su Napoli. È bellissima, ritornerò. Non subito, ma ritornerò. E poi certe cose, certe aggressioni, avvengono in tutte le città del mondo» dice, al telefono, dalla camera 707 dell’Hotel Mediterraneo dove ha soggiornato fino a ieri. Michele Capasso, presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo - che ospitava le delegazioni intervenute alla conferenza - per evitare che Abdel Jalil MàAyath andasse via con un ricordo amaro della città, ha provveduto ad acquistare un altro Rolex (valore 3600 euro). L’orologio è stato poi consegnato al leader giordano dal senatore Learco Saporito con le scuse, sue personali e del presidente Capasso che, nel pomeriggio, ha precisato: «L'onorevole Abdel Jalil MàAyath non aveva scorta e non ha aderito ai suggerimenti di sicurezza forniti dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo e dalla Camera dei Deputati consistenti nel non allontanarsi dall'area presidiata, e di non indossare oggetti di valore». Poi Capasso ha difeso le forze dell’ordine: «Polizia e carabinieri hanno svolto con diligenza e senso del dovere tutti i compiti di protezione durante i molteplici eventi internazionali svoltisi negli ultimi 10 anni alla Fondazione Laboratorio Mediterraneo senza che mai accadesse alcun incidente». «I furti - ha concluso Capasso - sono caratteristica ”tipica” delle grandi città mediterranee. Io stesso ne ho subito uno grave proprio ad Amman. Il dono di un nuovo orologio è stato un atto di amicizia affinché una riunione che si è conclusa con il pieno successo e con la nascita di un organismo altamente rappresentativo qual è l'Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, non lasciasse un unico ricordo spiacevole ed un immagine amara di Napoli: una città che, proprio in questo momento difficile, ha bisogno di sostegno e di essere aiutata a ridiventare una grande capitale capace di ”pensare europeo” e ”respirare mediterraneo”». Nel ricevere l’orologio il parlamentare giordano si è commosso: «Questo omaggio mi farà ricordare questa grande famiglia mediterranea. Da oggi mi ricorderò sempre di Napoli guardando l’ora». Poi una battuta: «Spero che non me lo rubino da qui all’albergo».