IL MATTINO
04/01/2008
IL CONCERTO DELL’EPIFANIA
Il Solis: «Un progetto
con Galliano»
Dopo l’edizione con Cat Stevens in scena all’Auditorium un
cast più normale con Biondi, Da Vinci De Piscopo e la
rivelazione McRae
Oliviero Genovese
Dopo il colpaccio di Cat Stevens - Yusuf Islam, giunto
l'anno scorso sul palco dell’Auditorium dopo 28 anni di assenza
dall’Italia, questa tredicesima edizione del Concerto dell’Epifania torna alla
normalità. L'associazione Oltre il Chiostro, guidata da padre Giuseppe Reale,
propone una squadra di artisti pronti a fondere la
loro musica con un messaggio glocal, il pop con il
repertorio religioso. Nome di spicco nel cast di quest’anno,
almeno stando alle hit parade, è Mario Biondi, alla
vigilia del possibile annuncio di una sua presenza in gara al festival di
Sanremo. Domenica prossima Baudo dovrebbe dare il
cast e i bookmaker lo danno tra i probabili
contendenti. All’Auditorium Rai di Viale Marconi (l’ingresso è per inviti) e in differita domenica
alle 9.05 su Raiuno, ci sarà un cast internazionale
con una forte rappresentanza locale: Sal Da Vinci,
Tullio De Piscopo e il Solis
String Quartet. Da ieri,
poi, alla spicciolata sono arrivati Alan Parsons, Richard Galliano, il song-writer Tom McRae, Nate James, Saba Anglana e Ray Wilson, vocalist che tentò per
un solo sfortunato album di sostituire la voce di Phil
Collins nella peggior formazione dei Genesis. Lorena Bianchetti ha
sospeso la preparazione della puntata di «Buona Domenica» per condurre il
concerto. Sul palco Sal Da Vinci
interpreterà il «Salve Regina» già proposto nel ’95 all’incontro di
Loreto con Giovanni Paolo II: «Da quella volta non l’ho più cantato e mi fa
piacere riprenderlo in questa occasione. È un brano
importante, di forte impatto emotivo e anche vocalmente
difficile. È una maniera per proseguire l’inizio di un anno partito per me
magnificamente. L’emozione provata sul paco di piazza del Plebiscito è una cosa
che non dimenticherò facilmente». La star dui
«Scugnizzi» parteciperà anche al brano corale, la cui scelta avviene in queste
ore: «Stiamo pensando a un classico natalizio in
inglese, - dice Sal - per dovere di ospitalità nei
confronti di tanti artisti anglofoni, anche se tutte
le canzoni napoletane hanno pari dignità e forza comunicativa». Dopo le
collaborazioni con Noa, Bennato, Baglioni
e