
Presa della Bastiglia Caschi blu e
diritti umani per «rivoluzionare» la parata militare.
Manifestanti fermati dalla polizia
14 luglio, contestato il «Sarko-show»
Proteste anti-Siria. I leader Ue, arabi e
africani alla festa nazionaleSégolène Royal ha definito la presenza di Assad un «intollerabile affronto» imposto alle forze armate
francesi
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI - La parata del 14 luglio è la
festa popolare più amata dai francesi. Nel solco della tradizione, una folla
immensa applaude soldati, cavalleggeri, legionari e bande militari che sfilano dall' Arco di Trionfo a Place de la Concorde. Ma Nicolas Sarkozy ha voluto un po' di «rupture»
anche per l' occasione più tradizionale,
trasformandola in evento politico, diplomatico e mediatico
di grande impatto internazionale, celebrando - con il coro della Marsigliese e
la pattuglia tricolore che sfreccia nel cielo - il successo del vertice di
sabato, in cui sono state gettate le basi dell' Unione per il Mediterraneo e
fatti passi significativi per la pace in Medio Oriente. Per la prima volta, hanno
assistito alla festa nazionale una quarantina di capi di Stato e di governo dell' Europa, dell' Africa e dei Paesi arabi. Gli stessi
riuniti l' altro ieri a parlare di pace e cooperazione
sotto la volta del Grand Palais.
Il presidente siriano Assad, il presidente dell' Autorità palestinese Abbas e
il premier israeliano Olmert non si sono stretti la
mano, ma erano seduti alla stessa tribuna, accanto al segretario generale dell'
Onu e al presidente Sarkozy
che ha aperto con coraggio il canale di comunicazione. Per la prima volta, ha sfilato un contingente di caschi blu, come per
marcare l' impegno per la pace di tutte le nazioni, comprese quelle i cui
rappresentanti - in tribuna - sono ancora in guerra. Per la prima volta, sono
stati letti ad alta voce passi della dichiarazione
universale dei diritti dell' uomo. Compito affidato all' attore
comico Kad Merad, di
origini algerine, protagonista di «Bienvenue chez les Ch' tis», il film visto da venti milioni di francesi. Un
messaggio solenne e popolare, diretto a quanti, sulla tribuna, non lo hanno
ancora inteso nelle pratiche politiche di casa propria. È stata la prima volta
anche per Ingrid Betancourt,
libera, raggiante e protagonista del «garden party» all' Eliseo dove Sarkozy le ha
consegnato la Legion d' Onore. Fra tante «ruptures», c' è anche quella dello stile, che vuole sottolineare una Francia più fresca e aperta. Cibarie multiculturali e multietniche per
quattromila invitati. È stata la prima volta di Carla Bruni, il cui nome
figurava sui biglietti d' invito con uno strappo al
protocollo. Completo viola, capelli raccolti, ha fatto gli onori di casa. «Sono
commossa, è una grande festa per il nostro Paese», ha
detto, sottolineando la recente cittadinanza. Impossibile non ricordare il
primo garden party di Sarkozy, l' anno
scorso, nell' imbarazzo di una gioia ostentata, accanto a Cécilia
che stava per andarsene. La parata del 14 luglio è la festa delle forze armate.
E, per la prima volta, è stata una festa controversa,
con contestazioni e polemiche striscianti. Sempre a causa di Sarkozy. La sua «rupture»
diplomatica, con la riabilitazione della Siria, ha fatto storcere il naso agli
ambienti militari che non dimenticano le vittime del
Libano. Reduci e parenti dei soldati caduti hanno fatto sapere la loro indignazione
per la presenza di un capo di Stato «che ha le mani sporche di sangue
francese». Ma è la «rupture»
riformista che ha suscitato maggiori malumori. Il piano di Sarkozy
prevede infatti tagli di organici e riorganizzazioni
dolorose. La presenza del presidente Assad e di alcuni autocrati africani è stata contestata da militanti
dei diritti umani che hanno inscenato manifestazioni, mostrando fotografie di
giornalisti imprigionati in Siria, Tunisia, Egitto e Marocco. La polizia ha effettuato diversi fermi. Fra questi, il segretario di Reporters sans Frontières, Robert Ménard, e il responsabile per l' Asia,
Vincent Brossel: «La festa
del 14 luglio, la presa della Bastiglia, è il simbolo
della lotta contro l' autoritarismo e uno dei peggiori
dittatori si trova in tribuna d' onore». Anche la
sinistra si è unita alla protesta. Ségolène Royal ha parlato di «intollerabile affronto» imposto alle
forze armate francesi. Ma contro i «peggiori» dittatori, l' alternativa
alla ghigliottina (o ai bombardamenti) è appunto il dialogo. * * * Sul palco 1)
Bashar Assad, presidente
della Siria, 42 anni 2) Ban Ki-moon,
segretario generale dell' Onu,
64 anni 3) Hosni Mubarak,
presidente dell' Egitto, 80 anni 4) Tarja Halonen, presidente della Finlandia, 64 anni 5) Ehud Olmert, primo ministro
israeliano, 62 anni * * * Il piano di Parigi per il dialogo 43 *** I leader che
hanno partecipato al vertice per il lancio dell' Unione Mediterranea
organizzato da Sarkozy lo scorso week-end nella
capitale francese
Nava Massimo