Medpride crea 500 potenziali imprenditori

Euromed Concluso il progetto di formazione in Itc destinato ai Paesi del Sud

 

di Federico Facello

 

Napoli. Quarantaquattro lezioni via satellite per un totale di 100 ore e la formazione di circa 500 nuovi potenziali imprenditori: è questo il risultato del Med.pride (Mediterranean Project for Innovation Development), progetto pilota per il sostegno alla creazione e alla innovazione d’impresa. Ma già si lavora per dare un seguito all’iniziativa.

I risultati raggiunti attraverso la realizzazione del progetto sono stati illustrati dal presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo, Michele Capasso. Le attività di formazione sono state realizzate utilizzando strumenti di Information e Communication Technology, come le trasmissioni via satellite e il portale internet www.medpride.net . I collegamenti avvenivano dall’Italia e dall’Inghilterra in videoconferenza con i vari partner del Mediterraneo. Con questo sistema sono stati “formati i formatori”. L’intento era di comunicare una metodologia per la creazione di aziende e diffondere la cultura imprenditoriale e dell’innovazione. Il progetto è stato cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Euromedius che ha stanziato 2,2 milioni di euro, pari all’80% dei costi totali. Partner dell’iniziativa sono stati una moltitudine di società e organizzazioni italiane e estere: Sviluppo Italia, Oxford Innovation (Gran Bretagna), Custodia (Italia), Centro Ingegneria Economica e Sociale (Italia), Management and Technology Consultino Group (Libano), Agence de Promotion de l’Industrie (Tunisia), Ekkotek (Cipro), Social Found For Development (Egitto), Foundation for International Studies (Palestina), Université Cadi Ayyad (Marocco) e la Fondazione Laboratorio Mediterraneo che ha curato in particolare la diffusione e divulgazione del progetto. “Questo progetto è nato da una visione della nostra fondazione – ha spiegato Capasso – che nell’ambito più generale della sua missione “Dialogo tra le Società e le Culture” ha individuato nella ricerca scientifica, nell’artigianato, nei mestieri d’arte diverse possibilità per unire gli individui delle due rive del Mediterraneo. Nel 2002, quindi, con “Sviluppo Italia” progettammo questa azione perché abbiamo individuato la necessità di un modello formativo per formare individui atti a creare piccole e medie imprese che hanno una specificità nei paesi della riva Sud del Mediterraneo. Questo progetto è stato realizzato con grande professionalità creando attraverso le nuove tecnologie un’occasione di formazione che ha interessato dodici paesi del Sud, soprattutto Marocco, Malta, Egitto e Tunisia che hanno poi contribuito a creare una famiglia di progetti correlati a quello proposto da MedPride. “Ci stiamo adoperando per rendere permanente questa iniziativa – ha detto tra l’altro Capasso – e abbiamo già ricevuto segnali positivi da Turchia e Grecia”.