19 febbraio 2005
Salvo Vitrano Napoli sotto il
Vesuvio e vicina alle Piramidi. La geografia della sedicesima edizione di
Galassia Gutenberg - la mostra del libro e della lettura che si terrà alla
Mostra d’Oltremare dal 25 al 28 febbraio - propone una «festa del Mediterraneo»
e rivendica la prossimità della sponda sud del nostro mare antico. Con sale per
gli appuntamenti culturali intitolate Il Cairo e Beirut, senza trascurare, per
gli altri spazi, Atene, Barcellona e Marsiglia. Con arrivi annunciati di poeti,
scrittori, come Ahlam Mosteghanemi e Rashid Daif, editori, giornalisti e
operatori culturali dall’Egitto, dall’Algeria, dal Libano, dalla Giordania. Con
sconfinamenti fino a Nassirya grazie alla presentazione di un progetto di
solidarietà tra le università campane e l’università della città irachena. E
con l’annuncio del programma sul mare Mediterraneo, sia pure su una motonave,
la Trinacria, ancorata in porto, offerta per l’occasione dall’armatore anche
lui mediterraneo, greco, Alexandros Tomasos. «È una svolta», annuncia l’editore
Franco Liguori, creatore e presidente di Galassia Gutenberg. «L’intento è di intrecciare
da Napoli rapporti culturali con tutta l’area geografica, creare vasi
comunicanti per una migliore comprensione fra tradizioni e popoli. Da quale
città europea sarebbe possibile meglio che da Napoli? C’è la posizione
geografica, c’è la storia, c’è una tradizione di attenzione, ci sono interessi
comuni economici oltre che culturali. Per l’attenzione culturale mi riferisco
in particolare alle attività dell’Istituto Orientale, per il programma di
quest’anno un nostro partner fondamentale. E non dimentichiamo che Galassia già
in edizioni passate si era rivolta al Mediterraneo. Presentando Predrag
Matvejevic, sostenendo iniziative come il gemellaggio tra la Federico II e
l’Università del Cairo o il restauro della Biblioteca d’Alessandria.
Quest’anno, alla luce degli ultimi eventi internazionali, rivolgendoci alle
culture del Mediterraneo vogliamo lanciare ancora un messaggio di pace. Che poi
che tra i nostri sponsor ci sia l’Autorità Portuale di Napoli non è casuale.
Tra il ruolo culturale e quello economico di Napoli nel Mediterraneo sono
possibili importanti sintonie». Sembra quasi che Galassia Gutenberg voglia
recuperare con orgoglio la formula con cui si giudicava Napoli, dal Nord, in
chiave sprezzante, la più mediorientale delle città europee, con tanto di
sottosviluppo economico e di casbah. Tra nuovi scenari economico-politici e
ambientali, flussi migratori, terrorismo e guerre, molti hanno capito che con
il sud del Mediterraneo ci sono da fare conti seri, altro che battute. Non è
che a Napoli nessuno ci avesse mai pensato a inaugurare rotte del libro
mediterranee. Anni fa era stato l’editore Tullio Pironti, editore di molte
opere del Nobel egiziano Mahfuz, a proporre l’avventura. E l’idea era poi
rispuntata qua e là. Liguori non dice di no. «Anzi - chiarisce - l’interesse
che a Napoli si è crescentemente sviluppato per la dimensione Mediterranea, con
la svolta di Galassia, nella cui direzione contiamo di procedere nei prossimi
anni, speriamo di potenziarlo, di articolarlo meglio, di renderlo più fruttuoso».
Lo schieramento di partner qualificati per l’impresa è considerevole. C’è la
già citata università L’Orientale il cui rettore, Pasquale Ciriello, ha
annunciato la pubblicazione per Galassia della guida Le rotte del Mediterraneo
a più di 100 libri in tema. C’è AnsaMed, la struttura, con sede a Napoli,
creata dall’agenzia Giornalistica Ansa per la diffusione internazionale delle
informazioni dal Mediterraneo, «con l’occhio non solo Europeo», come ha
spiegato il vicedirettore dell’Ansa Carlo Gambalonga. C’è la Fondazione
Laboratorio del Mediterraneo, il cui presidente Michele Capasso ha parlato di
un confronto tra i paesi «vecchi» della sponda nord e quelli «giovani» della
sponda sud, un confronto che «sarà bene che si svolga con le armi pacifiche della
cultura e del dialogo». Più caloroso del solito è sembrato il sostegno di
Regione, Provincia e Comune che con i rispettivi assessori alla cultura, Teresa
Armato, Angela Cortese e Rachele Furfaro, hanno annunciato iniziative
nell’ambito della manifestazione. Con la «svolta mediterranea» appare meglio
definita l’immagine di Galassia, la cui insegna continua anche a sventolare,
localmente, su meritorie e continuative iniziative per la diffusione della
lettura in collaborazione con le scuole, fino in aree «a rischio» di Napoli.
Per la prospettiva nazionale e internazionale si tratterà ora di vedere quanto
lo svolgimento del programma riuscirà a realizzare le promesse. Gli
appuntamenti stuzzicanti non mancano. Tra i più significativi nella prospettiva
del «confronto» ci sarà, domenica 27, quello con Licia Maglietta impegnata a
leggere la scrittrice algerina Assia Djebar, capofila dell’emancipazione
femminile nel mondo islamico. E per masticare il Mediterraneo ci saranno
assaggi di cibi di varie sponde o la presentazione, per esempio, de L’Islam a
tavola dal Medioevo ad oggi, dell’antropologa Lilla Zaouli, corredato da trenta
ricette. Scambiarsi le ricette, imparare a gustare gli stessi sapori, non è
detto che per la reciproca comprensione serva meno di dotte discussioni.