IL DENARO
14 maggio 2005
A Cosenza il meeting
euromediterraneo
Si conclude oggi a Cosenza una
due giorni di incontri e riflessioni tra diplomatici, rappresentanti di enti
locali e università provenienti dai paesi del Mediterraneo per promuovere la
cooperazione e la conoscenza reciproca. La manifestazione, organizzata dalla
Provincia di Cosenza, dalla Fondazione Europa Mezzogiorno Mediterraneo e dalla
Fondazione Laboratorio Mediterraneo, pone la città calabrese al centro del
dialogo euro-mediterraneo per due giorni di lavori che consentono di dare nuovo
impulso alla collaborazione tra i paesi che si affacciano sul
'Mare Nostrum'. Per partecipare al meeting di Cosenza sono giunti appositamente esponenti della
diplomazia e del mondo accademico provenienti da Egitto, Algeria, Tunisia,
Marocco, Algeria, Giordania, Libia, Siria e Albania. Nutrita
la rappresentanza di sindaci ed esponenti degli enti locali del Mezzogiorno.
A chiudere i lavori i presidenti delle Regioni Calabria
(Agazio Loiero), Basilicata (Vito De Filippo),
Campania (Antonio Bassolino), Puglia (Niki Vendola) e Sicilia (Salvatore Cuffaro).
E l’euromeeting è il palco da cui viene
presentata la Fondazione “Europa - Mezzogiorno - Mediterraneo”costituita dalla
Provincia di Cosenza. La durata della Fondazione è di vent'anni
e la sua finalità è quella di favorire la frequentazione, la conoscenza e
l'integrazione dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo.
Assai agile è la struttura organizzativa che ha un membro
fondatore, la Provincia di Cosenza, appunto, e membri sostenitori, membri aderenti e membri onorari. Gli organi sono il presidente, il consiglio d'amministrazione,
l'assemblea generale, il direttore, il comitato scientifico. Tra gli scopi
della Fondazione anche quello di contribuire allo sviluppo di una rete di
rapporti e scambi culturali e scientifici fra università, associazioni,
fondazioni, istituzioni ed enti di volontariato; quello di incentivare
la protezione dell'ambiente e le politiche di sviluppo sostenibile, e la
creazione di un centro documentazione per il supporto tecnico alle attività. Il
neonato organismo non intende porsi come antagonista della napoletana
Fondazione Laboratorio Mediterraneo. Si porrà, invece, sotto il suo “ombrello”
entrando nella rete del dialogo già intrapreso, lavorando fianco
a fianco con la Maison de la Méditerranée creata da
***
In occasione del 2005 anno del Mediterraneo e decennale del partenariato
euromediterraneo la Provincia di Cosenza presieduta da Mario Oliveiro ha organizzato — in collaborazione con
Numerose le tavole rotonde dedicate
ai temi della formazione, dedicate ai seguenti temi: la formazione, con la
presenza di numerosi rettori delle università mediterranee; le politiche
europee di partenariato e di vicinato, con esperti della commissione europea e
di vari paesi; il ruolo delle città e delle collettività locali e del processo
di partenariato, con la partecipazione di numerosi sindaci coordinati dal primo
cittadino di Cosenza Eva Catizone; e, infine, una
tavola rotonda dedicata al ruolo delle regioni del Mezzogiorno nel processo di
partenariato con la presenza dei governatori di Calabria, Basilicata, Puglia ed
altre regioni euromediterranee.
“Nel Mediterraneo, il Mezzogiorno e la Calabria, avamposti dell'Europa, possono
svolgere un ruolo di portata storica, di vero ponte tra l'Europa e l'altra
sponda - afferma Mario Oliveiro
-. Il Mezzogiorno, ha osservato da “area marginale e periferica, può assumere
un ruolo centrale” e questo non rappresenta un'ambizione velleitaria ma un
obiettivo realistico e concreto”.
Il meeting di Cosenza rappresenta l'occasione, per
Oliverio, per annunciare la nascita della fondazione Europa Mezzogiorno
Mediterraneo. Uno strumento, che è in stretto collegamento con il network costituito nell'ambito della fondazione
euromediterranea Anna Lindh per il dialogo tra le culture, intende promuovere
tutte quelle azioni che possono contribuire alla conoscenza reciproca allo
sviluppo delle relazioni politiche, economiche e sociali, agli scambi
culturali, alla valorizzazione delle risorse ambientali, alla formazione di
nuovi posti di lavoro.
Secondo il presidente della Provincia di Cosenza, la cooperazione
euromediterranea offre anche l'occasione per affrontare in maniera nuova e positiva “l'antica questione meridionale”. Questo perché
avendo fissato nel
Dopo l’indirizzo di saluto del presidente Oliveiro il presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo
“Oggi siamo di fronte ad una politica dell'Ue nei confronti del Mediterraneo
“sciagurata”, il partenariato Euromed fa acqua da tutte le parti”. Questo il giudizio espresso dal presidente della Fondazione
Laboratorio Mediterraneo e responsabile della rete europea della Fondazione
Anna Lindh a Cosenza. “La politica - osserva Capasso - è prigioniera
della burocrazia: solo il 6 per cento-7 per cento delle risorse del programma
europeo Meda resta sul terreno”.
Pur riconoscendo che la nascita della Fondazione Anna Lindh ha comunque rappresentato un passo in avanti per favorire il
dialogo tra culture, Capasso mette in evidenza che essa è in sostanza
l'antitesi di quello che doveva essere, ovvero una struttura snella e con
risorse finanziarie sufficienti a raggiungere gli scopi per i quali è nata. Il
presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo saluta poi con favore
l'iniziativa avviata con il convegno odierno dalla Provincia di Cosenza,
ricordando che “finora la Calabria è stata assente dalle azioni condotte dalle
amministrazioni locali per il partenariato euromediterraneo”.
L’ambasciatore del Marocco Beddou
condivide, a nome del suo Paese, le proposte e la
visione del presidente Capasso sottolineando l’importanza dell’architettura di
rete per promuovere azioni concrete destinate a durare nel tempo.
Il delegato della Libia evidenzia la necessità di addivenire in tempi brevi alla valorizzazione di una
dimensione geografica del Mediterraneo che deve coincidere con quella politica
includendo la Libia e i Balcani in questo processo.
A conclusione dei lavori la provincia di Cosenza ha
manifestato il proprio interesse alla istituzione di una sede della Maison
della Méditerranée destinata specialmente a costituirsi come osservatorio
euromediterraneo su alcune specifiche tematiche quali: i parchi naturali e le
aree protette, le coste, i mestieri d’arte e l’artigianato e, più in generale
del dialogo tra l’Europa e il mondo islamico. Una grande sfida, un grande sogno
che ha tutti gli ingredienti per trasformarsi in realtà se saranno messi al
bando i localismi le vecchie politiche di miope appartenenza e sarà dato spazio
alla competenza alla professionalità ed alla qualità.
La prima mattinata dei lavori del meeting di Cosenza, che si chiude oggi,
registra tra l’altro gli interventi del direttore della rete tra le università
del Mediterraneo (Unimed), Franco Rizzi
e il responsabile delle relazioni internazionali di Ansamed,
Giulio Pecora. Nel suo discorso Rizzi mette in evidenza
come il vero nodo da sciogliere sia quello di uscire a fare sistema tra le
azioni della politica e quelle del sapere, dove per sapere si intende il mondo
universitario. Pecora invece illustra il progetto Ansamed,
attraverso il quale è stato costituito un network
informativo, che consentirà di far crescere il dialogo tra i paesi dell'area
Euromed. Nutrita la rappresentanza di sindaci ed esponenti
degli enti locali del mezzogiorno. A chiudere i lavori della due giorni saranno i presidenti delle Regioni Calabria
(Agazio Loiero), Basilicata (Vito De Filippo),
Campania (Antonio Bassolino), Puglia (Niki Vendola) e Sicilia (Salvatore Cuffaro).