IL DENARO
28 maggio
2005
Partenariato
Euromed, Italia protagonista
"La politica estera italiana tra
partenariato euromediterraneo e Grande Medio Oriente": questo il tema
della Tavola rotonda organizzata dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo
presso la Maison de la Mediterranee a Napoli, che ha concluso il ciclo di
conferenze a cura della stessa Fondazione che per tutto il
***
E’ molto importante far nascere “think tanks” sul modello degli istituti
statunitensi che si occupano di relazioni internazionali che rappresentano
importanti centri per i decision makers della politica estera americana: è
partendo da questo presupposto che Franco Mazzei propone di istituire presso
Massimo Galluppi ha , da parte sua, fatto il
punto sul partenariato euromediterraneo e sul suo rapporto con
Il rettore dell’Università di Napoli
“L’Orientale” Pasquale Ciriello ha sottolineato l’importanza del rapporto con
“La Fondazione e l’Università L’Orientale -
afferma Ciriello - costituiscono due istituzioni di riferimento per Napoli, per
l’Italia e per l’intera regione euromediteranea”.
Il presidente della Fondazione,
L’ambasciatore Sessa sottolinea a questo
proposito la necessità di arrivare a Barcellona con messaggi politici forti per
rilanciare il partenariato Euromediterraneo in occasione del suo decimo
anniversario.
Un obiettivo, ma anche un impegno
imprescindibile secondo Sessa c: ”Questa volta - afferma - la discussione più
seria dovrà vertere sulle proposte per rilanciare seriamente il partenariato
Euromed, perché bisogna arrivare a Barcellona (a novembre, in occasione della
celebrazione dei dieci anni dall'avvio del Processo di Barcellona, Ndr) non con
un rapporto di trenta pagine che alla fine nessuno legge. Da Barcellona devono
venire fuori invece pochi concetti politici, ma forti per indicare la strada
che questo partenariato deve e può compiere nel secondo decennio per superare
l'approccio che è stato seguito fino ad ora, passando dal concetto di
partenariato a quello di identità”. Sessa evidenzia l’importanza del
coinvolgimento della società civile nel processo euromediterraneo e nelle
promozione del dialogo, portando ad esempio l'impegno ammirevole e il lavoro
della Fondazione Laboratorio Mediterraneo che da oltre dieci anni si è attivata
per coinvolgere e rappresentare
Una componente che fino ad ora è mancata nel
processo euromediterraneo e che certamente dà una connotazione nuova e fa di
Napoli un centro propulsore di questa nuova azione Mediterranea. Sessa ha
ricordato anche il ruolo della Fondazione come capofila della rete italiana
della “Fondazione euromediterranea Anna Lindh” per il dialogo tra le culture.
“Crediamo che ci sia bisogno di aumentare i livelli del dibattito - dice a
margine dell'incontro
Alla tavola rotonda assistono oltre
quattrocento persone, soprattutto studenti per i quali il ciclo di conferenze
ha rappresentato una straordinaria occasione di approfondimento di tematiche
relative alle relazioni internazionali. Gli studenti hanno avuto inoltre
l’occasione di ascoltare l’intervento di studiosi di fama mondiale in questo
campo.