Si è svolto ieri nella Sala Conferenze di
Palazzo du Mesnil un
incontro internazionale promosso dall’Università L’Orientale
e dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo dal titolo “Europa e Africa a
contatto nel Mediterraneo”.Tema dell’incontro è stato
il Partenariato Euromediterraneo (Pem), che dopo
dieci anni dalla sua costituzione necessita di
un’azione di rilancio che tenga conto del mutamento delle condizioni
geopolitiche (conflitto israelo-palestinese, politiche di vicinato, politiche
Usa per il grande medio oriente, eventi post 11 settembre, ecc.); delle
lungaggini burocratiche e della complessità nella gestione dei progetti; della necessita’ di evidenziare una dimensione piu’ propriamente “mediterranea” che includa la Libia, i Balcani e tutti i Paesi che si affacciano o convergono sul
Mediterraneo, cosi' da dare unita'
e coerenza alla visione geo-strategica dell'area. Tra
gli altri obiettivi specifici vi è la creazione di programmi di
istruzione universitaria, da introdurre nei sistemi nazionali allo scopo
di favorire pari opportunità nel mercato euro-mediterraneo in via di
integrazione; la promozione di un'armonizzazione dei sistemi di insegnamento
superiore con l'istituzione di una rete mediterranea di Centri di Eccellenza;
la promozione del Dialogo tra le Societa’ e le
Culture dei Paesi Euro-mediterranei - e, piu’ in
generale, il Dialogo tra Mediterraneo, Europa e Islam. La proposta è un
migliore utilizzo ed integrazione tra i fondi Meda ed altri fondi comunitari
disponibili su altri programmi (Regioni Obiettivo 1, ecc.) e la conversione del
debito pubblico in progetti di sviluppo nei Paesi della Riva Sud, assistiti dal Meda e da Organismi finanziari euro-mediterranei ed
internazionali.