IL DENARO
28 luglio 2005
BADINI: VERITA’ E CONOSCENZA PER UN EFFETTIVO DIALOGO
Il
Corriere della Sera ha pubblicato ieri una lettera dell’Ambasciatore Badini che
contestava le affermazioni del giornalista Magdi Allam – contenute in un
articolo di alcuni giorni fa - in
merito ad un accordo tra Università italiane e Al Azhar.
Alle
ulteriori osservazioni di Allam ecco le risposte dell’Ambasciatore Badini.
Domanda. Ambasciatore, come mai tanto accanimento da parte di alcuni
giornalisti sull’accordo tra Università italiane e Al Azhar?
Risposta. La violenza del
linguaggio o l’ipocrisia del dubbio con cui si esprimono opinioni e valutazioni
non può non suscitare grande amarezza e preoccupazione per la profondità del
pregiudizio e della sfiducia che esse rivelano.
D. Come mai alcuni giornali, come l’”Avvenire”, hanno espresso giudizi
così negativi?
R. Ci si interroga come mai
organismi che dovrebbero essere i più attenti a misurare i giudizi si
avventurano in ipotesi disancorate da ogni serio e meditato esame. Dubito che
l’articolista del quotidiano “Avvenire”
fosse cosciente di quello che affermava e del danno che ha provocato alla
serietà del suo giornale e delle Istituzioni di cui esso si fa portavoce.
D. Cosa risponde al giornalista del Corriere della Sera, Magdi Allam?
R. Occorre interpellare
d’urgenza le nostre conoscenze quando sono i grandi giornali di opinione a
farsi veicoli del discredito e del sospetto infame. Come si fa ad accusare di
infantilismo docenti universitari che hanno alle spalle una più che dignitosa
carriera accademica e che godono del generale apprezzamento? Come si può
pretendere di discutere quando gli schizzi di odio e di disprezzo giungono ad
accecare le stesse persone che dovrebbero invece leggere e informarsi prima di
esprimere giudizi?
D. Continuerà a sostenere questo progetto di dialogo?
R. Certamente, ho piena fiducia nella dirigenza di Al
Azhar e chiederò ai docenti italiani impegnati nell’accordo di raddoppiare i
propri meritori sforzi per contenere e prosciugare l’ondata di intolleranza con
cui da taluno si vuole travolgere gli obiettivi che ci siamo prefissi. L’intesa
in realtà apre una nuova via all’approfondimento del dialogo scientifico
attraverso il confronto e lo studio comparativo delle conoscenze affinché il sapere
sia sempre più condiviso.