CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
17/09/2005

Partecipazione pubblica dei cittadini
Napoli si ispiri a Vienna e Berlino

Difficile ma non impossibile coinvolgere la gente nelle scelte di vivibilità urbana, molto più difficile anzi impossibile che i pubblici amministratori tengano conto di consigli ed esigenze. La sgradevole esperienza napoletana ha capovolto il problema nel seminario di Psicologia di Comunità, curato dalla Fondazione Mediterraneo con istituti della Federico II e con la European Community Psychology Association. Organismi che studiano come conseguire giustizia sociale, integrazione, vivibilità, mediante una partecipazione che crei conoscenza e condivisione (come prescritto per l’impiego di fondi comunitari) e determini scelte su scala europea. Dove le cose non stanno meglio: Michele Capasso (Presidente della Fondazione) ha ricordato che la Commissione per le acque del Mediterraneo è affidata alla Lituania, piuttosto lontana dal nostro mare.

Nell’incontro coordinato da Heiner Legewie (dirige il Centro Tecnologie e Società a Berlino), Domenico Moccia assessore e docente di Urbanistica, ha rivolto una richiesta di aiuto agli psicologi sociali: le istituzioni sono aperte alla partecipazione ma i cittadini non riescono a influenzare la vita pubblica, prevalgono gruppi che non sono la voce del territorio. Realtà ben diversa nelle esperienze di Cornelia Ehmayer (psicologa) a Vienna e da Gabriela Wendorf (sociologa) a Berlino. Nella capitale austriaca si sollecita la partecipazione anche con manifestazioni musicali e performance stradali, in quella tedesca con i questionari. La desolante sordità dei pubblici amministratori napoletani è stata testimoniata da Licia Caggiano, Adriana Nugnes, Maria Rosaria Pòlcari, architetti che hanno dato vita al Laboratorio di Democrazia Urbana dopo la battaglia per Piazza Bellini contro un progetto totalmente estraneo alla realtà locale. Contributi di Vito Garriamone sulla complessità del pianificare, Fabrizio Carola sull’opera educativa necessaria alla città, Raffaello Martini sulle norme entro cui agire. Accolta la proposta di Legewie: nasce una rete europea per la promozione di strumenti e metodi della pianificazione con sede nella Fondazione Mediterraneo.