IL MATTINO
27/10/2005

Mediterraneo, un portale e un consorzio per progetti pilota

Non solo il grande racconto del Mediterraneo - dal glorioso passato al presente, guardando al futuro - ieri, nella giornata conclusiva del convegno «Mediterraneo: valori e valore dei beni culturali», organizzato al Teatro di Corte di Palazzo Reale dall’Ansa, in collaborazione con San Paolo Imi nell’ambito del progetto AnsaMed, l’agenzia nata due anni fa. Alla fine, infatti, sono arrivate anche due proposte concrete. La prima, lanciata da Umberto Vattani, presidente dell’Ice, su un consorzio formato dal suo istituto, da AnsaMed e altre aziende private che lavori per progetti pilota sui beni culturali: si è associato Andrea Radic (Alcatel) che ha proposto la costituzione di un grupo di lavoro formato da Ice, Ansamed e alcune aziende, in grado di fornire garanzie a chi voglia investire nei beni culturali. La seconda, di Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo, che ha suggerito di attivare una colonna sul portale di AnsaMed dedicata ai beni culturali, attingendo dalla banca dati della sua Fondazione, affinché si crei un’informazione «strutturale» sul patrimonio culturale Mediterraneo. I lavori sono stati introdotti dal sindaco Rosa Iervolino, che ha sottolineato il grande ruolo della città per i beni culturali e la necessità di trasformare «i gioielli di famiglia del Mediterraneo in una grande occasione di sviluppo», mentre il viceministro dei Beni culturali Antonio Martusciello, dopo aver annunciato l’imminente adozione di un «biglietto unico per tutti i musei statali italiani», ha fornito dati e record d’investimenti (2.289 milioni di euro) del governo nel settore. Un ottimismo che in qualche modo è stato smorzato dall’allarme lanciato da Cristina Acidini, sovrintendente dell’Opificio Pietre Dure, fiore all’occhiello del restauro italiano. «La Finanziaria si abbatte come una scure sulle risorse destinate ai beni culturali», ha detto la Acidini, che ha denunciato la gravità della situazione di istituzioni come l’opificio fiorentino «che vede andare in pensione alcuni dei suoi più bravi restauratori, senza la possibilità che essi vengano sostituiti a causa del blocco delle assunzioni». Dopo gli interventi di Antonio Valiante, Enrico Salza, Pierluigi Magnaschi, Francesco De Sanctis, e molti altri, la conclusione del presidente della Regione Antonio Bassolino, che ha parlato della necessità di creare una piattaforma logistica in grado di avvicinare i Paesi del Mediterraneo.