IL DENARO
15/12/2005

Da Montecarlo azioni di partenariato

Si è concluso nel Principato di Monaco il Forum Euromed organizzato dal Crans Montana Forum in collaborazione, tra gli altri, con la Fondazione Mediterraneo - Maison de la Méditerranée rappresentata dal segretario generale Walter Schwimmer, dal presidente Michele Capasso e dalla vicepresidente Caterina Arcidiacono.
Trecento partecipanti provenienti da 28 Paesi, numerose tavole rotonde e sessioni plenarie sui seguenti temi principali: multiculturalismo e politiche di governance; le precondizioni necessarie ad un’integrazione della Russia nell’Ue; da Barcellona al Grande Mediterraneo: il ruolo della Fondazione Mediterraneo; Il ruolo degli Stati arabi nella costruzione del Mediterraneo; lo sviluppo del settore privato locale nel Mediterraneo; l’Ukraina e le prospettive per l’avvenire; il Debito pubblico dei partner mediterranei dell’Ue; la cooperazione mediterranea nell’ambito della protezione dell’ambiente marino; Barcellona dieci anni dopo: bilanci e prospettive; La pace attraverso la cultura e le religioni; le tecnologie dell’informazione e della comunicazione dopo la conferenza di Tunisi 2005; petrolio e gas: quali prospettive per l’economia mondiale?; Il vero messaggio dell’Islam; La voce delle donne nel nuovo ordine mondiale e nel Mediterraneo.
Tokia Saifi, parlamentare europeo francese di origine algerina, afferma con decisione che le banlieux parigine sono un fenomeno di esclusione, ma che i flussi migratori devono essere oggetto di politica attiva: “L’ Europa — dice - è una fortezza. Il Mediterraneo è un muro di separazione. Pertanto se l’ Europa non va al Sud, è il Sud che va al Nord e l’ Europa deve avere dignità nell’ accogliere i suoi immigrati e bisogna distruggere il muro del Sud.”
Tra i partecipanti i primi ministri di Albania, Macedonia, Montenegro e Bulgaria e i ministri dei Governi di Algeria, Marocco, Bulgaria, Romania, Tunisia, Portogallo, Spagna, Giordania, Congo.
A conclusione del Forum è stato lanciato un unanime messaggio di pace e l’auspicio per una vera concertazione tra tutti gli strumenti disponibili per il partenariato: partenariato euromediterraneo, politiche di Vicinato dell’Ue, alleanza delle civilizzazioni dell’Onu.

L’Est sostiene la Fondazione
La Fondazione
Mediterraneo - Maison de la Méditerranée ha avuto a Montecarlo incontri con i primi ministri di Albania, Sari Berisha; di Macedonia, Vlado Buckovski; del Montenegro, Milo Djucanovic; con il vice primo ministro e ministro degli esteri di Bulgaria Ivaylo Kalfin; con l’ex primo ministro di Ucraina Ioulia Tymoshenko; con l’ex ministro degli esteri di Georgia Salomé Zourabishvili e con il ministro algerino Abdelhamid Temmar. L’obiettivo degli incontri — approfondito nel corso della tavola rotonda dal tema “Da Barcellona al Grande Mediterraneo: il ruolo della Fondazione Mediterraneo” — è la presentazione del programma “Grande Mediterraneo” lanciato dalla Fondazione lo scorso settembre e che prevede l’allargamento di azioni di partenariato anche ai Paesi del Sud-Est europeo e del Mar Nero. Questo programma ha trovato il pieno consenso da parte dei rappresentanti dei governi interessati. In particolare, il ministro degli esteri di Bulgaria ha sottolineato come la prossima adesione di Croazia, Bulgaria e Romania all’Ue abbia diradato antichi profondi dissensi tra i Paesi della regione iniettando un clima di ottimismo e di attesa, specialmente da parte di Albania e Macedonia che auspicano una loro prossima adesione all’Ue — unitamente alla Bosnia e alla Serbia - per completare la “saldatura” dell’Unione Europea alla Grecia con la partecipazione di tutti i Paesi Balcanici.
Il segretario generale della Fondazione Mediterraneo Walter Schwimmer ha proposto che il prossimo “Premio Mediterraneo Istituzioni 2006” venga attribuito ai Capi di Stato e di Governo di questi Paesi unitamente al segretario generale della Lega Araba Amr Moussa, per aver trasformato la Lega Araba in Parlamento “Pan-arabo”.

L’incontro con i diplomatici
Il corpo consolare del Principato di Monaco, unitamente all’ambasciatore spagnolo per il Mediterraneo Juan Prat, ha incontrato il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso che ha illustrato le attività della Fondazione ed il programma “Grande Mediterraneo”. Capasso ha sottolineato la necessità di far sì che il Mediterraneo diventi “oggetto” di strategie e programmi frutto dei bisogni reali dei popoli: “Per far ciò — sottolinea Capasso — è indispensabile armonizzare gli strumenti esistenti ed evitare duplicazioni e sprechi”. Gli oltre 70 consoli del Principato hanno espresso parole di apprezzamento per l’opera svolta da Capasso ed auspicato un sempre maggiore impegno della Fondazione Mediterraneo per il dialogo e per la pace. Il direttore generale dell’Isesco — l’organizzazione islamica per l’educazione, la scienza e la cultura con sede a Rabat — ha auspicato rapporti di collaborazione con la Fondazione anche al fine di ristabilire la verità sull’islam, religione di pace e di conciliazione, che non deve essere confusa con lo stereotipo del terrorismo.