Il premier:
"Credo che tutti i leader siano tesi a far sì che questa trattativa
riesca"
La riunione con il premier israeliano Olmert "è
andata bene" ed è "durata circa un'ora"
Israele-Palestina,
verso soluzione Berlusconi: "Sono
ottimista"
Silvio
Berlusconi a Parigi
PARIGI
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"Sono ancora più ottimista" di prima su una possibile soluzione positiva dei negoziati tra israeliani e palestinesi. Parla
così, il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi,
dopo aver incontrato il suo omologo israeliano Ehud Olmert. La riunione - ha detto il Cavaliere - "è
andata bene" ed è "durata circa un'ora"."C'è davvero da
sperare che possa esserci per davvero una conclusione positiva
questa volta".
Sull'incontro con Olmert, Berlusconi
ha riferito: "Per quanto riguarda i capitoli della negoziazione siamo
scesi nei dettagli. Sono molto concreti e devo dire
che sono anche io molto più ottimista di quanto fossi in passato - e ha continuato
- credo, naturalmente che da entrambe le parti debba esserci elasticità. Io ho
visto che c'è elasticità da parte israeliana e cercheremo di mettere in campo
anche la nostra capacità di convincimento per quanto riguarda la parte
dell'Autorità palestinese".
Per il premier italiano "il punto di arrivo, il
target a cui si tende è così importante che tutti devono essere capaci di fare
qualche rinuncia. D'altronde - ha sottolineato - anche
nel mondo del lavoro non si può andare ad una trattativa cogliendo il cento per
cento degli obiettivi, ma si deve essere capaci di misurare e considerare un
successo il raggiungimento di un accordo anche se qualche sacrificio entrambe
le parti lo debbono fare".
"Io credo che tutta la scena internazionale e che tutti i leader siano tesi a far sì che questa trattativa, questa volta,
riesca. Questo sarebbe un grandissimo vantaggio, non solo per Israele e per lo
Stato Palestinese, ma per tutta l'area, e tutti dovremmo
fare il possibile, magari anche avanzando promesse economiche, per lo Stato
della Palestina e per il suo futuro in modo da cogliere questo risultato".
Berlusconi ha spiegato anche il ruolo dell'Italia:
"Quello che stiamo svolgendo, amici dell'una e dell'altra parte, è di
avvicinare sempre di più le due parti e farle ragionare, e garantire,
soprattutto per la parte palestinese, il nostro supporto in termini di
concretezza". Tanto più, ha concluso il Presidente del Consiglio, che il
momento è favorevole per raggiungere un accordo grazie anche alla "spinta
degli Stati Uniti, molto importante".
Con Olmert "abbiamo parlato naturalmente dei
rapporti con
(14 luglio 2008)