"IL MATTINO"

28 Aprile 2001

DA CASERTA LA RETE DI MUSEI DEL MARE NOSTRUM

di Nando Santonastaso

Dall’utopia borbonica ai saperi del Mediterraneo, passando per un restauro costato 50 miliardi e per una vocazione all’integrazione sociale e culturale che è parte integrante della sua storia (i primi lavoratori della seta venivano da mezza Europa). Per il Belvedere di San Leucio a Caserta è arrivato il tempo di tessere un’altra tela: quella più complessa ma stimolante "dell’unità culturale dei paesi dell’area del Mediterraneo", per dirla con Michele Capasso, inesauribile motore di un progetto di "grande architettura istituzionale" di cui l’antica colonia serica sarà una delle capitali internazionali (e la Regione Campania, che ha già aderito all’idea, un fondamentale punto di riferimento sotto il profilo finanziario e operativo). A San Leucio sarà possibile accedere al mega-portale Internet che metterà in rete tutti i musei e i contenitori culturali dei Paesi mediterranei. A San Leucio i turisti potranno vedere comodamente e senza limiti i papiri egizi custoditi nel museo del Cairo o i monumenti della civiltà araba. Un museo virtuale ma non solo: "Perché quest’operazione – commenta il sindaco di Caserta, Luigi Falco – è a tutti gli effetti un investimento economico che produrrà importanti ricadute sulla città in termini di sviluppo e di promozione turistica". San Leucio tappa di un percorso che Capasso, direttore generale dell’Accademia del Mediterraneo ha costruito dal ’94 con la pazienza e la tenacia del più esperti dei diplomatici. Date un’occhiata a queste cifre: 1200 organismi coinvolti tra Stati, Governi, Università e altri istituzioni, 86 progetti, 54 dei quali già realizzati. "I solisti nel Mediterraneo non sono mancati, occorreva però trovare i teatri per farli esprimere" dice Capasso. Ecco perché San Leucio, capace grazie alla concretezza del Comune di Caserta (Falco ha affidato all’associazione Mecenate ’90, rappresentata ieri da Ledo Prato, un vero e proprio studio di fattibilità per quantificare il ritorno economico dell’iniziativa) di battere la concorrenza di Marsiglia e Barcellona. E non poteva che essere un personaggio senza frontiere come Predrag Matvejevic’ a tenere a battesimo ieri "Caserta capitale operosa del Mediterraneo", come è stato chiamato il progetto. Con lui anche personalità internazionali della politica, come il viceministro degli esteri della Macedonia, Victor Gaber ("c’è in tutti noi la volontà di partecipare a un impegno che mette in comune cultura e tradizioni diverse ma riconducibili ad un’unica matrice"). O il primo ministro della Giordania che ieri a San Leucio ha fatto pervenire un messaggio di totale adesione.