"IL DENARO"

18/12/1999

A Chieti l’Osservatorio per la Ricerca Scientifica

di Michele Capasso

1 Dicembre 1999. Autostrada adriatica. Guardando questo mare autunnale che compare e scompare alla vista del guidatore, non posso non sentire che i Balcani sono lì, dall’altro lato, a pochi chilometri. Accanto a me il ministro macedone Popovski: anche lui osserva il panorama in silenzio. Penso, forse in un modo nuovo, all’espressione "Mare Nostrum" usata dai Romani: "nostrum" non come possesso, ma come condivisione tra popoli diversi e vicini. Siamo diretti a Santa Maria Imbaro, un centro in provincia di Chieti, dove l’Accademia del Mediterraneo insedierà nel pomeriggio una nuova sede tematica presso il Centro di ricerche biomediche e farmacologiche del Consorzio Mario Negri Sud. Nato poco più di dieci anni fa, il "Negri Sud" è divenuto in breve tempo un esempio di come la ricerca scientifica possa inserirsi secondo un concetto innovativo nello sviluppo di un territorio: dai programmi informatici con le scuole alle ricerche sul vino "Montepulciano d’Abruzzo", dalla collaborazione con la Provincia di Chieti (già socio del Consorzio Mario Negri Sud e nuovo membro dell’Accademia del Mediterraneo) per il controllo della qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo alle serate con l’Università della Terza Età. Il "Negri Sud" è anche la sede del Patto Territoriale Sangro-Aventino. Poche settimane prima di salire al Quirinale, Carlo Azeglio Ciampi aveva scelto proprio il Negri Sud ed il suo Patto per una visita di forte sostegno a questo nuovo strumento di sviluppo locale. Giovanni de Gaetano, medico e direttore del Negri Sud, mi mostra con orgoglio la copertina dell’ultimo numero della famosa rivista scientifica Nature, dedicata ad una scoperta dei ricercatori dell’Istituto nel campo della biologia cellulare."È difficile – commenta de Gaetano – ottenere questi risultati scientifici vivendo tra gli olivi e le vigne, ma è la sfida che le intelligenze mediterranee devono accettare oggi, per rendere credibile qualunque altro discorso di sviluppo e di progresso dei nostri Paesi". La Provincia di Chieti si mostra particolarmente sensibile a programmi di collaborazione con la Macedonia per una reciproca valorizzazione delle risorse naturali che caratterizzano le due regioni: il Parco della Maiella e le belle spiagge adriatiche da una parte, il lago di Ohrid, le sue chiese e una natura incontaminata dall’altro.

L’Istituto di ricerche farmacologiche "Mario Negri" deve il suo nome al filantropo milanese che, con un apposito lascito testamentario, rese possibile la costituzione dell’Istituto. Benché l’attività di Mario Negri si svolgesse nel campo dell’industria e del commercio di gioielli, egli fu sempre vivamente interessato alla medicina e alla biologia, per cui negli anni 50 acquisì la proprietà di una piccola industria farmaceutica. Fu questa l’occasione per entrare in contatto con un gruppo di giovani farmacologi che svolgevano attività di ricerca presso l’istituto di Farmacologia dell’Università di Milano. Negli anni successivi i suoi rapporti con questi giovani (dei quali finanziò alcuni programmi), si intensificarono ed egli ebbe così modo di constatare come le loro capacità ed il loro entusiasmo trovassero un pesante freno nella rigidità e nelle carenze delle strutture universitarie, allora in profonda crisi. Nel 1960 Mario Negri morì di cancro: all’apertura del testamento si apprese che aveva destinato parte del suo patrimonio alla fondazione di un Istituto di cui indicava dettagliatamente caratteristiche e scopi, designandone anche il direttore nella persona del professor Silvio Garattini, animatore del gruppo di cui si è detto. L’Istituto di ricerche farmacologiche "Mario Negri" è un’organizzazione scientifica che opera nel campo della ricerca biomedica. E stato costituito giuridicamente nel 1961 e ha iniziato le attività nella sede di Milano il l 1963. Scopo fondamentale delle attività dell’Istituto è contribuire alla difesa della salute e della vita umana. I principali settori in cui l’Istituto è impegnato sono: ricerca, formazione professionale di tecnici di laboratorio e di ricercatori laureati, diffusione della cultura scientifica in campo biomedico.

1 dicembre, ore 17. Firmiamo la convenzione tra la Provincia di Chieti, il Consorzio Mario Negri Sud e la Fondazione Laboratorio Mediterraneo. Con questo atto la Provincia di Chieti, socio del Consorzio Mario Negri Sud, aderisce formalmente alla Fondazione Laboratorio Mediterraneo. Uno dei primi risultati concreti di questa collaborazione è il riconoscimento del "Negri Sud" come sede tematica dell’Accademia del Mediterraneo – organismo culturale e scientifico creato dalla Fondazione – che sarà capofila per la regione euromediterranea nel coordinamento della ricerca scientifica, in modo particolare nei settori biomedico, farmacologico, agro-alimentare (alimentazione mediterranea), ambientale. Estendendo la tradizionale e consolidata vocazione del "Negri Sud" nei confronti del mezzogiorno d’Italia, il Centro di ricerche abruzzese – diventando sede dell’Accademia – avrà un ruolo fondamentale nella formazione dei giovani e nella diffusione delle conoscenze scientifiche all’interno dei Paesi euromediterranei. Il "Campus" del Centro è situato in Abruzzo. Comprende sette edifici di varie dimensioni con una superficie coperta di circa 14.000 mq. Esso si può configurare come il nucleo di una nuova "città della scienza mediterranea" per la medicina e per la tutela dell’ambiente. Accanto all’attività di ricerca, il Negri Sud svolge attività didattica di formazione professionale per ricercatori laureati e tecnici. Studenti universitari di vari paesi mediterranei potranno avere la possibilità di studiare ed effettuare percorsi formativi nel Centro. Con il ministro Popovski ed il direttore de Gaetano percorriamo le sale ordinate della "Gustavus A. Pfeiffer Memorial Library": una biblioteca che riceve regolarmente i più importanti periodici scientifici internazionali e dispone di monografie, trattati, manuali, atti di congressi, rapporti scientifici, nonché di terminali collegati con importanti banche-dati.

Il "Negri Sud" costituisce una risorsa importante che completa la struttura dell’Accademia: una sfida attraverso cui speriamo di fornire un aiuto concreto per i nuovi bisogni della regione.