"IL MATTINO"

10 ottobre 2000

LA CAMPANIA E IL MEDITERRANEO

di Nello Formisano *

La Regione Campania ha inteso assumere un ruolo attivo nel partenariato euromediterraneo istituendo un apposito assessorato dedicato ai rapporti con i Paesi del Mediterraneo.

Prima di tutto trasmetto i saluti del presidennte della Regione campania Antonio Bassolino: la nostra Regione è onorata di aver collaborato all’attribuzione del premio "Mediterraneo di pace e cultura" al re Hussein bin Talal.

L’immagine che offre oggi il Mediterraneo non è affatto rassicurante.

La sua riva settentrionale presenta un ritardo rispetto al Nord Europa, e altrettanto la riva meridionale rispetto a quella europea. Sia a Nord che a Sud l’insieme del bacino si lega con difficoltà al continente ed appare davvero arduo considerare questo mare come un "insieme" senza tenere conto delle fratture che ancora lo dividono, dei conflitti che ancora oggi lo dilaniano: in Palestina, in Libano, nei Balcani, in Algeria. Oggi le rive del Mediterraneo non hanno in comune, spesso, che le loro insoddisfazioni.

Il Mediterraneo si è presentato come uno stato di cose, senza riuscire a diventare progetto.

In tale scenario, un segnale importante è stato lanciato dall’Unione europea con la Conferenza di Barcellona del novembre 1995. In quell’occasione, i ministri degli Affari esteri dei Paesi dell’Unione e di 12 Paesi partner della riva Sud – Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Palestina, Israele, Libano, Siria, Turchia, Malta, Cipro, Giordania – hanno dato vita al "Partenariato euromediterraneo" attraverso l’attuazione del programma "MEDA" che, proprio in questi giorni, è oggetto di rivisitazioni attraverso un maggiore coinvolgimento delle Regioni mediterranee che, di fatto, diventeranno le protagoniste della cooperazione decentralizzata nella nuova articolazione del programma MEDA II così come sarà esaminato ed approvato nella IV Conferenza euromediterranea programmata a Marsiglia il 16 e 17 novembre.

Accanto alle conferenze ministeriali, straordinaria importanza hanno assunto i Forum della Società Civile: in modo particolare il II Forum Civile Euromed, organizzato a Napoli nel dicembre 1997 dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo e sostenuto dalla Regione Campania e dalla Commissione europea. In quell’occasione 2248 partecipanti provenienti da 36 Paesi produssero progetti concreti richiedendo la costituzione di organismi altamente rappresentativi della società civile negli ambiti delle Accademia, delle Università, delle Città, delle Isole e delle Associazioni. Questi organismi sono stati costituiti e sono una risorsa importante per la programmazione delle nuove azioni. In particolare l’Accademia del Mediterraneo – che, molto probabilmente, avrà la sua sede centrale con la "Maison de la Méditerranée" nella Regione Campania – rappresenta il luogo principale in cui si compie e verifica la nostra identità ed appartenenza al Mediterraneo, recuperando le risorse rese disponibili dalle 90 sedi distaccate dell’Accademia già operative nei vari Paesi.

La mediterraneità è una categoria universale in cui si ritrovano le particolarità tradizionali e profonde delle Regioni situate sull’orlo di questo "mare Interno". Ognuna di queste particolarità va verificata per essere promossa come un valore nell’ambito mediterraneo.

Per quanto riguarda la Campania la sua ricchezza culturale, ambientale e marittima offre questa possibilità in maniera straordinaria. Dipende da noi essere capaci e mettere in pratica tutto quello che occorre per la realizzazione, soprattutto in un momento in cui tutti constatano la crisi del Mediterraneo e in cui appare concreta la volontà di superare questa crisi.

* Assessore ai Rapporti con i Paesi del Mediterraneo