"IL GIORNALE DI NAPOLI"

30 giugno 1995

(N. 75)

ATTENTI AL MITO! IL VULCANO ESISTE

di Costanza Falanga

Napoli - Vesuvio, anno Duemila. Gli scienziati vogliono vederlo da vicino. Tanto da vicino che hanno deciso di darsi appuntamento oggi, a Napoli all’Istituto italiano per gli studi filosofici, per presentare un nuovo progetto. Si tratta, appunto, di "Vesuvius 2000": un’iniziativa che fa parte dei programmi della Fondazione Laboratorio mediterraneo. Al convegno, che comincia alle 9.30, prendono parte il presidente dell’Istituto italiano per gli filosofici Gerardo Marotta insieme con esperti di prestigio internazionale: Khaled Fouad Allam, Giuseppe Goffredo, Nedim Gursel, Tahar Ben Jelloun, Pietro Laureano, Giuseppe Luongo, Nullo Minissi, Edgar Morin, Vittorio Nisticò, Egi Volterrani. Partecipano all’incontro, inoltre, Michele Papasso, presidente della Fondazione e Pedrag Matvejevic, presidente del comitato internazionale della fondazione stessa. Saranno presenti, infine i rappresentanti di enti, istituzioni e associazioni dei vari Paesi mediterranei che collaborano con la fondazione per l’attivazione dei programmi pluriennali di ricerca.

Il Laboratorio Mediterraneo si pone come istituzione internazionale per l’osservazione dei problemi e delle tematiche inerenti l’area mediterranea e la sua complessa realtà,nonché la cooperazione tra tutti i paesi che ne fanno parte.

L’attivazione dei tanti programmi della fondazione è resa possibile dalla collaborazione e dall’impegno costante di intellettuali e scienziati da tutto il mondo. In particolare la Fondazione si è fatta promotrice di recente di un appello, più volte lanciato, per la pace nella ex Jugoslavia e ha intenzione di proclamare una capitale del Mediterraneo entro il 1996.

All’architetto Michele Capasso abbiamo chiesto quali sono gli obiettivi e le attività della fondazione nel prossimo futuro.

Architetto, quando e come nasce il Laboratorio Mediterraneo?

"La Fondazione è nata a Napoli il 10 ottobre del 1994 con lo scopo di costituire un osservatorio privilegiato sull’area mediterranea. Il primo obiettivo, quello più importante, è sicuramente di esaminare le problematiche che sono comuni, e che spesso tendono di creare grossi divari tra i vari paesi dell’area suddetta.

La fondazione persegue ideali di pace e di fratellanza tra i diversi popoli del bacino Mediterraneo per valorizzare la dignità di questi popoli e delle tante realtà presenti. Poi la fondazione si propone di promuovere studi, convegni e incontri nonché ricerche specifiche e il compito di tutelare il territorio, l’ambiente e il patrimonio storico culturale del Mediterraneo".

Quali sono i programmi di ricerca voluti dalla fondazione?

"Il più delicato riguarda la pace nel Mediterraneo per cercare le cause possibili dei conflitti nati all’interno di quest’area e le eventuali soluzioni a essi. Poi ci stiamo occupando dell’immagine del Mediterraneo per tracciare una storia dei diversi modi in cui l’area è percepita attraverso le sue culture nel mondo.

Ci siamo inoltre confrontati con l’Europa dedicando un programma a questo tema per elaborare risposte ai principali interrogativi che riguardano il rapporto complesso tra Europa e Mediterraneo e, a tal riguardo, anticipo che la prima conferenza internazionale sull’argomento si terrà a Napoli il 24 e 25 novembre prossimi. Altro tema di osservazione e azione per il Laboratorio è lo studio e la divulgazione dell’immenso patrimonio storico, filosofico, ideologico e letterario del Mediterraneo. Ci occuperemo anche dell’ambiente, delle risorse naturali e dello sviluppo dell’area mediterranea per la loro salvaguardia e in tale ambito rientra il progetto "Vesuvius 2000". Altri programmi riguardano le città del mediterraneo, Napoli, Venezia, Marsiglia, Alessandria, Genova e le città arabo islamiche, le isole dell’area, la scuola e l’addestramento al lavoro nei paesi mediterranei, le medicine del Mediterraneo, l’infanzia e l’adolescenza, l’arte, la danza, la musica, il cinema e il teatro e la promozione del turismo dell’area mediterranea ".

Può spiegarci in cosa consiste il progetto "Vesuvius 2000"?

"Il Vesuvio è il progetto di un parco per il Mediterraneo sono il tema dell’incontro internazionale di oggi all’Istituto per gli studi filosofici in occasione del quale sarà presentato il progetto "Vesuvius 2000" che propone una riflessione sul rischio vulcanico nell’area vesuviana, sui miti e il passato nonché sulle prospettive future sul vulcano e sul territorio che si snoda tutto intorno a esso.

Si tratta di un progetto interdisciplinare per sviluppare delle linee guida al fine di diminuire l’impatto ambientale delle future eruzioni del Vesuvio e l’educazione della popolazione insieme alla pianificazione socio-economica del territorio con l’aiuto di un gruppo di esperti in geologia, fisica, socio-economia, urbanistica e protezione civile".