Un abbraccio lungo nove ore
Giovanni
Paolo II regala a Ischia una giornata indimenticabile
di Francesco Vastarella
Cappellini, zainetti, foulard bianchi e gialli.
Sfilano dall'alba lungo il corso di Forio i ragazzi diretti al piazzale del
Soccorso, dove c'è l'appuntamento pomeridiano. L'Isola Verde si sveglia con i
giovani nel giorno di Giovanni Paolo II. Le campane suonano a festa. «Verrà
davvero?», domanda qualcuno. E certo che verrà, con il passo lento e il respiro
affaticato, la voce sofferente e lo sguardo intenso. Ma verrà. «Pioverà?», teme
qualche altro. E invece non pioverà per tutta la giornata. A Casamicciola alle
8 è tutto pronto per accogliere l'elicottero papale proveniente da
Castelgandolfo. La centenaria banda Aurora, di Panza, prova e riprova l'inno
vaticano. Palloncini vengono montati sulle transenne, fiori e i migliori ricami
vengono esposti ai balconi insieme con gli striscioni: "Papa pellegrino di
Pace", "Benvenuto", "Ti vogliamo bene", "Portaci
con te su ali d'aquila". Fervono i preparativi. È un'alba speciale, l'alba
dell'ospite più importante che si possa desiderare nell'isola dell'accoglienza,
"laboratorio di Pace", così la battezzerà il Santo Padre.
L’arrivo: Passano i minuti. All'eliporto è
schierato il cerimoniale. Arriva il ministro Antonio Marzano. Sale l'emozione.
Anche il riservato Antonio Bassolino, presidente della Giunta regionale, si
scioglie come neve al sole: «Mi prendete la croce di corallo rosso che regalerò
al Papa. Voglio farla vedere al vescovo Filippo Strofaldi». È una croce
realizzata a Torre del Greco, da una famiglia di artisti, gli Ascione. Nella
saletta ecco il prefetto Carlo Ferrigno, i commissari prefettizi di Ischia e
Casamicciola, Maria Elena Stasi e Pasquale Manzo, l'assessore provinciale
Vincenzo Lombardi, l'ambasciatore Raniero Avogadro. S'intrattengono a lungo
Bassolino e Marzano. Alle 9.30 arriva un elicottero militare con i prelati e il
direttore dell'Osservatore Romano, Mario Agnes. Alle 9.55, puntuale al secondo,
compare nel cielo l'elicottero papale. S'intravede la bianca figura di Giovanni
Paolo. Pochi minuti per i saluti. Si parte per Ischia.
Il percorso: Su un'auto della polizia municipale di
Casamicciola si va veloci. S'alzano migliaia di bandierine e migliaia di mani.
«Comandà, vi confesso, è il giorno più bello della mia vita dopo la nascita dei
miei figli. Un giorno così Ischia non l'ha mai vissuto», si commuove il
maresciallo Giovanni Mattera, il comandante Franco D'Auria è contagiato, si
commuove anche Bruno Basentini, albergatore. Donne in costumi tradizionali
lanciano fiori. Davanti al museo del mare si ferma il corteo, passa solo il
"Papa-mobile" per condurre il Papa all'ascensore montato a lato del
palco. Prendono posto le autorità sotto il palco. Sopra i vescovi e con i
sacerdoti ischitani un pastore luterano, Holger Dermann. Applausi e cori
festosi si alternano quando compare il Papa. Dal mare le sirene delle
imbarcazioni. Dagli altoparlanti l'entusiasmo dei giovani di Forio che
assistono dal video. Nel saluto monsignor Strofaldi parla di "primavera
dello spirito per Ischia".
«Mi stringo a tutti voi», dice il Papa. Su tre parole, Ascolto, Accoglienza,
Ama, la sua riflessione evangelica: «Ischia laboratorio di pace e amore... I
discepoli di Cristo sono chiamati ad offrire a tutti accoglienza, con rispetto
e dolcezza». Poi, l'annuncio: «Desidero tornare a Pompei». L'offertorio è un
trionfo di colori con costumi d'epoca e bambini, una giovane polacca saluta
nella lingua del Papa. E c'è un momento di trambusto: s'agita sotto il palco
l'apparato di sicurezza, più in là un giovane, Francesco, conosciuto per le sue
stravaganze, si getta in acqua e vuole arrivare al palco a nuoto. È bloccato
all'istante. Dopo la celebrazione il rito dei saluti, il baciamano delle autorità.
La Curia: La Curia è a pochi metri. Aiutato, il
Papa sale gli scalini. Per meno di tre ore resterà qui, prima di ripartire per
Forio, l'appuntamento con i giovani nel suggestivo scenario del piazzale del
Soccorso. Il coro prepara "'O sole mio", che piace tanto al Papa, si
fanno coinvolgere tutti, s'aggrega Bassolino, prima la moglie e poi anche il
ministro Marzano, il sindaco Rosa Russo Iervolino canta con il suo filo di
voce, cantano i vescovi. Il Papa sta arrivando, ma prima ancora s'abbraccia con
mille bambini nella vicina piazza San Gaetano. Ore 17, ecco il Papa. A dispetto
del passo e del respiro faticoso, Giovanni Paolo scherza e abbandona il
discorso ufficiale quando gli portano in dono la torta di compleanno: «Grazie,
ci vorrà un appetito giovanile», risponde. Alle 18 è il momento del saluto.
"Resta con noi", cantano i ragazzi. E alle 18.30 s'alza in volo
l'elicottero nel cielo magico di Ischia.