“ROMA”

 

8 dicembre 2002

 

 

Associazioni Centro Antico

Potenzialità affogate nel degrado

 

di Rosa Bavarese

 

Napoli: città di arte e cultura, ma anche di degrado ed incuria. È stata presentata ieri la mostra-dibattito sul tema: “Benessere e qualità della vita nel centro antico di Napoli”. Una rassegna di fotografie e commenti rilevati da parte delle diverse categorie che vivono nel centro antico, allo scopo di individuare mali e beni, ricchezze e potenzialità da poter sfruttare. Obiettivo della mostra, che si è svolta in gemellaggio con un’iniziativa nata a Berlino: raccontare attraverso immagini il proprio quartiere ed esprimere proposte per la vivibilità ed il benessere. “Ciò che è emerso dalla ricerca – ha spiegato Caterina Arcidiacono, vicepresidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo Onlus, - è la consapevolezza dell’artigianato come risorsa e forza della città, ma anche la consapevolezza del degrado. Tutti gli intervistati del centro antico parlano di una rinascita avuta con la prima amministrazione Bassolino e poi di un periodo di stasi. Ciò che colpisce è, inoltre, la capacità relazionale. Gli abitanti sono affabili, pronti al dialogo. Eppure – ha continuato – molti sentono il degrado, la mancanza di un potere di coordinamento istituzionale”. Al dibattito le categorie si sarebbero aspettate una rappresentanza massiccia delle istituzioni. “Abbiamo impiegato 96 ore per contattare il sindaco di Napoli, la quale ci ha inviato 9 lettere, tutte con motivazioni diverse per giustificare la propria assenza – ha detto Michele Capasso, presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo Onlus – E’ chiaro che questa città ha un’assenza di coralità. Inoltre ci sono potenzialità abbandonate., come se avessimo tanti violini senza coro o un direttore d’orchestra. È necessario, dunque, un lavoro di coordinamento istituzionale per risolvere i problemi legati al degrado ed alla vivibilità”.

Identiche le dimostranze delle associazioni. “Mancano spazi per bambini costretti a giocare davanti alle chiese” ha detto Vincenzo Alberini, presidente di Napoli sotterranea. “La nostra idea è quella di convogliare fondi ai disoccupati che sanno lavorare bene, anche nell’artigianato – ha affermato Gabriele Casillo, presidente dell’associazione New Tech & Old Craft – Onlus.