Bologna, 10 dicembre 2002

 

 

 

 

 

IL CINEMA SECONDO SALAH ABOU SEIF
Dal 13 dicembre 2002 al 3 gennaio 2003 - Cinema Lumière

Si inaugura venerdì 13 dicembre al Cinema Lumière (inizio ore 15.30) con La giovinezza di una donna (1956) l'omaggio della Cineteca di Bologna al cinema di Salah Abou Seif, senza dubbio uno dei più autorevoli e rappresentativi registi del cinema egiziano. In programma otto lungometraggi, sempre con inizio alle ore 15.30 in versione originale con sottotitoli inglesi o francesi e traduzione simultanea. L'evento, organizzato dalla Cineteca di Bologna, dalla Mostra del Cinema Libero e dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo, rientra nell'ambito del progetto CINEMAMED, cofinanziato dal programma MEDA dell'Unione Europea con la collaborazione del Ministero Egiziano della cultura, del Centro Cinematografico Egiziano (Cairo) e dall'Accademia d'Egitto di Roma

Salah Abou Seif ha esordito nel 1940 ed ha realizzato ben quarantuno lungometraggi, alcuni dei quali sono ritenuti capolavori del cinema arabo. È considerato il cineasta che meglio ha rappresentato la società egiziana degli anni Cinquanta e Sessanta, cogliendone le trasformazioni e facendo vivere le forme più originali della sua cultura. Collaboratore abituale del Nobel per la letteratura Naguib Mahfuz, Abou Seif ha descritto con estrema sensibilità i caratteri dell’uomo egiziano, che ha colto sia nei momenti di vita quotidiana sia nella sua partecipazione ai grandi avvenimenti che hanno segnato la storia del suo paese nel secolo scorso.

In occasione della rassegna è stato pubblicato un catalogo in edizione bilingue (italiano/inglese) a cura di Luisa Ceretto per le Edizioni Magma (Napoli), contenente saggi sul cinema di Seif, filmografia e un'intervista inedita al premio Nobel Naguib Mahfuz di cui riportiamo in seguito uno stralcio:

Nel '47 un amico è venuto a dirmi che c'era un giovane regista di cinema che aveva letto i miei libri, li ammirava molto e voleva che io collaborassi con lui per scrivere una sceneggiatura. Questo giovane regista era Salah Abou Seif, che aveva fatto un solo film, il suo primo film, che non era ancora uscito nelle sale. Quando ho incontrato questo Salah Abou Seif per la prima volta, gli ho detto "francamente io non conosco niente di cinema, non so come scrivere una sceneggiatura e non posso aiutarla". Allora Salah Abou Seif mi ha detto "no, lei ha uno stile letterario, ha la sua visione di artista... vedrà che la sceneggiatura non è difficile quanto crede". Mi ha detto anche "alcuni romanzi che lei ha scritto sono già delle sceneggiature, se lei scrive romanzi così, può scrivere delle sceneggiature". A quel punto gli ho detto "mi piacerebbe leggere dei libri su come scrivere una sceneggiatura" e lui ha detto "lo faremo insieme nella pratica, faremo lo sceneggiatura poco a poco insieme, e quando finiremo il film lei vedrà che ha già imparato a scrivere una sceneggiatura, ma ad ogni modo le darò -e mi ha dato- dei libri sulla sceneggiatura e l'arte di scrivere sceneggiature".

Il soggetto del mio primo film Le avventure di Antar e Abla, era una storia d'amore come Romeo e Giulietta. A questo proposito Salah Abou Seif mi ha domandato "come vede questa storia, cosa è potuto accadere a quei due...". Io credevo di dovergli dire ciò che pensavo, ciò che vedevo, e che la mia responsabilità finisse lì, che me ne sarei potuto andare. Allora gli ho detto "ho visto che hanno fatto questo, questo e questo... e credo forse che possano fare questo e quest'altro...", ma Salah Abou Seif ha risposto "no, lei non se ne va, questo è solo l'inizio, ora deve scrivere tutto quanto, lo faremo insieme, a tappe, stenderemo la successione di tutti gli eventi della storia, e la descriverà nel modo in cui lo fa nei suoi romanzi". E' così che sono entrato nel cinema e ho continuato ad esserne innamorato, ma non l'ho mai messo allo stesso livello della letteratura.

Di seguito il programma completo delle proiezioni:

Venerdì 13 dicembre, ore 15.30
SHABÂB IMRAA (La giovinezza di una donna, 1956)
Un giovane campagnolo giunge in città per terminare i propri studi. S’imbatte in un’affascinante e gelosa locatrice che si invaghisce di lui…

Lunedì 16 dicembre, ore 15.30
AL FUTÛWA (Il picchiatore, 1957)
Said, un campagnolo proveniente dal Said arriva al Cairo e lavora al mercato dove riesce ad opporsi al padrone e a prenderne il posto…

Mercoledì 18 dicembre, ore 15.30
ANÂ HURRÂ (Cerco la mia libertà, 1958)
Il film segue le vicissitudini di una giovane donna desiderosa di liberarsi dalle catene della società tradizionalista ma che finisce con l’innamorarsi di Abbas, un giornalista nazionalista.

Lunedì 23 dicembre, ore 15.30
BAYNA AL-SAMÂ WA AL-ARD (Tra cielo e terra, 1959)
Dodici persone di età e status diversi sono rimasti chiusi in un ascensore. Si creano situazioni e reazioni molto diverse e singolari in ciascun personaggio.

Venerdì 27 dicembre, ore 15.30
AL-QÂHIRA THALÂTHIN (Il Cairo 1930, 1966)
Il destino di tre studenti nell’Egitto movimentato degli anni Trenta. Ishan è una bella ragazza costretta a prostituirsi per combattere la povertà. Innamorata di Ali, uno studente vicino di casa, è corteggiata da Mahgoub un suo compagno di studi, convinto che il denaro abbia un potere enorme sulla gente…

Lunedì 30 dicembre, ore 15.30
AL-QADIYYA 68 (Il processo 1968, 1968)
l film tratta di un caso, tra i tanti, di ingiustizia sociale. Un caso giudiziario, il numero 68, trattato da giudici e avvocati con leggerezza, dato che si tratta di povera gente…

Giovedì 2 gennaio, ore 16
AL WAHCH (Il mostro, 1953)
Gli avvenimenti raccontati prendono spunto da alcuni episodi avvenuti nell’Alto Egitto. Un oscuro personaggio, Al Khat, per potenziare il proprio dominio, era solito bruciare il raccolto dei contadini per obbligarli a cedergli, in cambio di pochi soldi, il terreno. Per via dei suoi legami con ricchi proprietari terrieri, costui era a dir poco inattaccabile. Fino al momento in cui tutta la popolazione, stanca dei soprusi, si unisce ed ottiene l’appoggio dei rappresentanti religiosi…

Venerdì 3 gennaio, ore 16
AL SAQQA MAT (Il portatore d'acqua è morto, 1977)
Due uomini completamente differenti: uno non pensa che a morire avendo perso la moglie da vent’anni; l’altro, invece, cerca di prendere in ogni istante il meglio della vita. Il film racconta il loro incontro.

 


Gioventù di una donna (1956)


Il portatore d'acqua
è morto (1977)


Tra cielo e terra (1959)


Il Cairo 1930 (1966)


Salah Abou Seif

 

 

 

 

Alessandro Cavazza
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Ufficio Stampa Cineteca di Bologna