IRAQ: RAI MED; PARERI INTELLETTUALI SU RELAZIONI MONDO ARABO

   (ANSA) - PALERMO, 24 MAR - Con la guerra all' Iraq ci saranno

conseguenze nel dialogo fra i popoli del Nord e del Sud del Mediterraneo? La redazione Tgr Mediterraneo di Palermo sta raccogliendo per Rai Med una serie di testimonianze di intellettuali delle due sponde del Mediterraneo per capire se ci saranno ripercussioni nelle relazioni con i cosiddetti Paesi arabi moderati che vanno in onda ogni sera alle 21. "Il terrorismo verra' dai paesi arabi e potra' diffondersi in un modo che non e' stato sicuramente previsto dalla politica che fa questa guerra" sostiene Predrag Matvejevic, scrittore, uno dei maggiori conoscitori dei popoli del Mediterraneo. Matvejevic aggiunge inoltre che "non si scontrano le culture, le civilizzazioni, si scontrano le culture che sono in qualche modo alienate, trasformate in ideologie, e si scontrano in quanto ideologie, non piu' in quanto culture". Uno dei motivi di questa situazione e' legato alla nascita dell' Europa "separata dalla sua culla del Mediterraneo, come se una persona si potesse formare dopo essere stata privata della sua infanzia, della sua adolescenza, che e' il passato del Mediterraneo. E adesso si possono osservare le conseguenze di un' Europa 'continentale' e di un Mediterraneo che e' stato in qualche modo respinto, emarginato, talvolta, come dicevano alcuni specialisti di questa materia, il Mediterraneo anche europeo rassomigliava a una parte del Terzo Mondo". Per l' ambasciatore Staffan de Mistura, rappresentante del segretario generale dell' ONU Kofi Annan in Medio Oriente, in Libano le preoccupazioni riguardano soprattutto le possibili ripercussioni in tutta l' area mediorientale. Israele, del resto, ha gia' espresso la preoccupazione che Siria e Iran possano puntare ad un' escalation della tensione in Libano, attraverso la milizia degli Hezbollah. "E' un' atmosfera tesa e preoccupata, ma calma - sostiene da Beirut de Mistura - calma perche' la popolazione e' esterrefatta da quello che sta avvenendo e non ha avuto, per fortuna, alcuna reazione nelle strade. E' un paese che comunque non e' in prima linea ed ha sperimentato in passato momenti di grande tensione. Noi in effetti, come Nazioni Unite, stiamo particolarmente attenti adesso, insieme alle autorita' libanesi, affinche' la frontiera libanese, siriana e israeliana rimanga la piu' calma possibile, per far si che qualunque incidente non diventi un incidente mal compreso". Su Rai Med anche un servizio da Reggio Calabria dove ragazzi di diverse nazioni frequentano l' Universita' per stranieri Dante Alighieri. In quest' angolo del Mediterraneo sono venuti ad imparare l' italiano ma anche gli usi e i costumi del nostro Paese.  "Credo che il compito delle istituzioni culturali - dice il prof. Salvatore Berlingo', rettore dell' Universita' - soprattutto di un' istituzione che si spende per il dialogo tra le varie culture nel Mediterraneo sia di recuperare il danno che indubbiamente viene inferto al dialogo pacifico tra le varie culture". (ANSA). COM-FK/GIU

24-MAR-03 16:15 NNNN