ROMA

 

15 marzo 2003

 

Consiglio d’Europa e diritti umani

 

di Adelaide Auriemma   

 

Importante appuntamento, in concomitanza con i lavori del seminario internazionale sul ruolo delle Organizzazioni non governative nelle società civili mediterranee, si è svolto ieri mattina presso la sede della Fondazione Laboratorio Mediterraneo di Napoli, in occasione della visita dell’onorevole Walter Schwimmer, segretario generale del Consiglio d’Europa alla “Maison de la Méditerranée”, dove ha avuto luogo il convegno sul tema “Il ruolo del Consiglio d’Europa nella politica euromediterranea per la promozione dei diritti umani”. Presenti al dibattito, per i saluti iniziali di rito, Antonio Bassolino, Presidente della Regione Campania, Claudio Azzolini, vicepresidente dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, e Michele Capasso, Presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo, in prima linea per lo sviluppo del dialogo tra le società e le culture e la costituzione di una gestione comune dello spazio euromediterraneo. Nell’ambito dell’incontro si è svolta la cerimonia di assegnazione del premio Mediterraneo, assegnato per l’Arte a Carla Guido, e per la Pace, a padre Elias Chacour, sacerdote di un piccolo villaggio della Palestina, artefice di un piccolo miracolo di pace e di amore, realizzatosi grazie alla fondazione di una scuola dove convivono insieme in armonia bambini palestinesi, musulmani e cristiani. “La presenza del segretario generale Scwimmer rappresenta un segno tangibile della strada che come Regione e come città ci impegniamo a percorrere per favorire il dialogo e la cooperazione tra i paesi del Mediterraneo – ha dichiarato Bassolino – grande dunque è la soddisfazione nell’ospitare tale evento, che giunge nella settimana dell’incontro delle Ong voluto dalla Regione Campania e dalla Commissione Europea, e all’indomani della conferenza dei presidenti delle Regioni italiane, i quali hanno avanzato la candidatura di Napoli quale sede della Fondazione euromediterranea per il dialogo tra culture e civilizzazioni”. “Anche il presidente della Commissione europea Romano Prodi in occasione della Giunta regionale a Bruxelles lo scorso febbraio ha definito la Campania “regione chiave” – ha ribadito Michele Capasso – un humus fertile sul quale intendiamo lavorare, perseguendo, in primis, l’obiettivo di una pace forte e duratura: i popoli del Mediterraneo devono chiudere con il loro tragico passato, contribuendo alla costruzione di un dialogo reale, come progetto di crescita e di sviluppo: questo è il messaggio che desideriamo lasciare oggi a Napoli: l’esperienza di Elias Chacour rappresenta una testimonianza vivente che la coesistenza tra i popoli è possibile anche in Medio Oriente”. “Esperienze, culture e formazioni diverse devono costituire un valore aggiunto per avere quella democrazia e quella pace che tutti invochiamo – ha concluso Azzolini – come Consiglio cominceremo l’8 e il 9 settembre ospitando la riunione del Bureau e Commissione Parlamentare dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa”.