NAPOLI PIU

9 settembre 2003

 

Costituzione europea, attenta alle autonomie

 

Napoli e la Campania da secoli baricentro dell’Europa e del Mediterraneo. Oggi più che mai on visita del processo di completamento dell’Europa. Eppure c’è un problema: la bozza di costituzione europea riserva scarsa attenzione alle autonomie locali. Non ha peli sulla lingua, Rosa Russo Jervolino, intervenuta alla riunione della Commissione permanente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa: “Tra i vostri documenti – ha sottolineato rivolgendosi ai parlamentari che partecipano al meeting – ce n’è uno per il quale, come sindaco, vi sono molto grata, la Carta Europea delle autonomie locali, che si può dire si la “Magna Charta” delle autonomie in Europa. Con qualche dispiacere, costato che la Costituzione europea non ha riservato uguale attenzione alle autonomie. Non si tratta di due modelli di ingegneria istituzionale, ma di democrazia sostanziale, che non può che basarsi sulle autonomie locali”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il governatore Antonio Bassolino, ieri all’Accademia del Mediterraneo insieme con il presidente della Camera Pierferdinado Casini e il vicepresidente del senato, Domenico Fisichella: “Nella bozza di Costituzione vi sono dei punti deboli e tra questi il ruolo delle Regioni e dei Comuni in Europa che dovrebbero essere molto più forte. Penso che una delle fonti di una più forte legittimazione europea, oltre che nel Parlamento europeo nei Parlamenti nazionali che può essere nel ruolo delle Regioni e dei Comuni. E’ augurabile che qualche cosa possa cambiare e migliorare in questo senso. Lo spazio di manovra non è grande. Diversi spingono a restare nei confronti di questa bozza, perché è già stato molto faticoso raggiungere un’unità”. E conclude: “Mi augura che dai lavori della Commissione vengano indicazioni che contribuiscano ancora di più ad andare avanti verso una Costituzione formale e materiale dell’Europa, in grado di rappresentare i cittadini e le Istituzioni europee, le Istituzioni nazionali, I Comuni e le Regioni, che sono le più vicine ai cittadini”