IL DENARO

 

9 settembre 2003

 

Seguendo la lezione di Alessandria

 

di Bianca Desideri

 

La moglie del presidente egiziano Hosni Mubarak, Suzanne Mubarak, ieri a Napoli per ricevere il Premio Mediterraneo di cultura 2003 a conclusione della riunione del Bureau e della Commissione permanente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Riconoscimento assegnatole dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo - Maison de la Mediterranèe, presieduta da Michele Capasso. Insieme con il ministro della Cultura egiziano, Farouk Hosni, la consorte del premier egiziano è stata ospite a pranzo del presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino.
Al centro dell’incontro il ruolo che la signora Mubarak riveste come presidente del Consiglio direttivo della Biblioteca alessandrina, punto di riferimento culturale mondiale. Con Bassolino, l’assessore al Lavoro Adriana Buffardi e l’ambasciatore Antonio D'Andria, consigliere diplomatico della Giunta regionale, il vice presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa Claudio Azzolini, e i vertici della Fondazione Laboratorio Mediterraneo, il presidente Michele Capasso e il vice presidente Caterina Arcidiacono.

Poi a sera, Suzanne Mubarak, che è presidente della Biblioteca Alexandrina, si è recata in via De Pretis, nella sede della Maison de la Mediterranèe, per ricevere dalle mani di Azzolini il Premio Mediterraneo di cultura, assegnatole dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo che le ha riconosciuto il grande impegno per la rinascita della Biblioteca alessandrina cuore, con la città di Alessandria, delle culture del Mare Nostrum.

Una lezione, quella di Alessandria, città capace di contenere assieme culture così diverse, che ieri è stata riconosciuta alla signora Mubarak, eletta dalla Fondazione testiomone di dialogo interculturale e di pace fra i popoli della culla del Mediterraneo. Una lezione da estendere all’Europa e a tutto il mondo.

“Il premio Mediterraneo di Cultura viene assegnato a Suzanne Mubarak per il ruolo fondamentale che ha avuto per la creazione e la realizzazione del progetto per la Biblioteca Alexandrina - precisa, infatti,. Azzolini - La rinascita della Biblioteca costituisce un atto di fedeltà alla memoria di un popolo e la restaurazione di un patrimonio che appartiene all’umanità“. Azzolini poi, aggiunge: “Le culture egiziana e italiana sono diverse, ma hanno in comune dei valori molto forti e determinanti ed entrambe percorrono sentieri di pace, una pace che deve essere duratura e stabile. Entrambe percorrono il sentiero del benessere delle popolazioni e quindi quello delle generazioni future. Il premio rappresenta, quindi, un suggello ideale di questo rapporto e di questo percorso per la pace”.