"IL DENARO"

4 Marzo 2000

 

TORRE DEL GRECO SI APRE AL MEDITERRANEO

Anche la città del corallo vuole diventare una capitale culturale della regione

di Michele Capasso

 

Napoli, 20 febbraio 2000. L’Accademia del Mediterraneo sta concludendo la propria organizzazione geografica e spaziale. 80 sedi tematiche istituite di vari Paesi delle quali quasi la metà nel Mezzogiorno d’Italia: una grande mobilitazione che può trasformarsi in occasione di riscatto e in possibilità concreta di sviluppo per Città, Comuni e Province che hanno aderito, apportando come dote la propria storia, la cultura, la tradizione.

Si è costituito, così, un grande, variegato mosaico attraverso il quale è possibile attuare una politica di internazionalizzazione culturale che può consentire l’utilizzazione di appositi fondi regionali previsti da "Agenda 2000".

Lo studio degli endemismi a Nardò (Le); la promozione delle culture e delle tradizioni rurali a Colliano (Sa), Giffoni Sei Casali (Sa) e Paternopoli (Av); i percorsi e i luoghi religiosi a Pietrelcina (Bn) e Pompei (Na); il restauro e la valorizzazione di ville e i palazzi a San Giorgio a Cremano (Na); delle case a corte a San Cesario (Le); delle regge e delle dimore storiche a Portici (Na); la rivalutazione dei siti ipogei a Matera; la promozione delle tradizioni enogastronomiche di Guardia Sanframodi (Bn), Larino (Cb), Fossalto (Cb); la sensibilizzazione al rispetto delle radici storiche, filosofiche e mitologiche a Portocannone (Cb), Ascea (Sa) e Nola (Na); il rilancio delle attività produttive e degli antichi mestieri a Casamicciola (Na), Lacco Ameno (Na), Vico Equense (Na), Fisciano (Sa), Cursi (Le), Cerreto Sannita (Bn), Telese (Bn) e Favignana (Tp); la promozione dell’educazione e delle culture immateriali a Baronissi (Sa), Casandrino (Na), Lauro (Av), Minervino Murge (Ba), Melpignano (Le), Villaricca (Na), Trevico (Av), San Marzano di San Giuseppe (Ta) e Giffoni Valle Piana (Sa): questi gli impegni che, come ha sostenuto Teresa Armato – Assessore alla Cultura dell’Amministrazione Provinciale di Napoli -, "meritano il sostegno di tutte le forze politiche statali, regionali, provinciali e comunali", perché – continua l’Armato – "hanno un ruolo decisivo nel processo di sviluppo sociale dei popoli del Mediterraneo, in sintonia con le tradizioni storiche e culturali che sono radicate nel nostro territorio".

Sabato 26 febbraio ore 10. Torre del Greco, Palazzo Vallelonga, centro congressi della Banca di Credito Popolare.

In una sala gremita, Torre del Greco si interroga sulla possibilità - ospitando l’accademia - di diventare una Capitale del Mediterraneo e centro di riferimento per scambi produttivi e culturali dell’intera regione.

Affascinante prospettiva per una città che da secoli vive e respira il Mediterraneo, che si nutre di esso, che da esso riceve e dà in egual misura; prospettiva che si scontra con il medesimo sogno di "rivali" importanti: Marsiglia, Barcellona, Cattolica e Palermo, tutte potenziali concorrenti in grado di contrapporre notevoli energie materiali ed umane.

I tempi per la decisione sono stretti. Entro il 23 aprile Torre del Greco dovrà dimostrare di essere alla pari con le altre città candidate all’essere sede di coordinamento dell’Accademia del Mediterraneo. Le premesse comunque ci sono: in quanto il Consiglio Comunale di Torre del Greco aveva, in una seduta del marzo 1996, già ratificato un protocollo d’intesa che individuava alcune possibili sedi per l’Accademia del Mediterraneo: gli ex Mulini Marzoli e l’ex orfanotrofio della SS.Trinità - per settori specifici legati alle biodiversità marine e al corallo, e, soprattutto, l’ex patronato scolastico di via Montagnelle.

Il percorso di scelta della sede di un organismo così importante come l’Accademia del Mediterraneo richiede lunghi e difficoltosi passaggi. Torre del Greco ha, per adesso, meritato un posto d’onore tra le città che si occuperanno di tematiche specifiche. La scelta, in un certo senso obbligata, è ricaduta sull’habitat marino e sul corallo. Quale altro luogo nel Mediterraneo poteva raccogliere la sfida di progettare attività di ricerca e studio, imprenditoriali e multimediali incentrate sul mare e le sue risorse? Il sindaco Del Giudice è pronto a lanciarsi in questa impresa con l’intera Città. Occorre, come è emerso anche dagli interventi dei partecipanti al convegno, dare concretezza e spessore ai progetti. E’ indispensabile una spinta decisiva perché si avverino i sogni più arditi: servono assunzioni di responsabilità, capacità di analizzare i percorsi da intraprendere e gli obiettivi da raggiungere e con l’individuazione dei tempi di attuazione.

Un intervento, forse più di altri, ha dato il senso dell’importanza che Torre del Greco vuol dare all’Accademia del Mediterraneo e alle sue attività. Basilio Liverino, imprenditore del corallo, ha annunciato che nella prossima Assemblea dei soci della Banca chiederà di devolvere il 50% dell’utile da distribuire ai soci a favore di questa impresa.

Un investimento in arte e cultura, un volano per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia.

Ed anche la Società civile si è mobilitata: incontri tra gli operatori del settore e – proposta da Andrea Di Stefano – l’istituzione di tavoli di raccolta di firme e di fondi.

L’Accademia del Mediterraneo a Torre del Greco non è solo un’opportunità o un’occasione: essa trova radici profonde in ambiti storici che fanno del Mezzogiorno d’Italia, della Campania e di Città come Torre del Greco un riferimento costante nell’antica cultura della Magna Grecia.

Se questa strada sarà percorribile a Torre del Greco si potranno lasciare i sogni e si incontrerà una realtà concreta basata sulla cultura e sullo sviluppo.