IL MATTINO

 

10 novembre 2003

 

 

Fondazione euromediterranea
l’Italia punta sulla sede a Napoli

 

L'Italia punta sulla creazione a Napoli della Fondazione culturale euro-mediterranea in occasione della conferenza del 2 e 3 dicembre e sulla trasformazione della Femip (Facility for Euromediterranean Investment Partnership) in una filiale autonoma a maggioranza di capitale della Bei. Lo ha sottolineato al Cairo l'ambasciatore d'Italia Antonio Badini. È vero che la regione mediterranea «attraversa un momento di inquietanti tensioni», ha rilevato Badini, e che «lo stallo del processo di pace mediorientale getta un'ombra pesante sui lavori della conferenza di Napoli». Ma è importante, nell'attuale congiuntura, «riuscire a dimostrare che la Dichiarazione di Barcellona del 28 novembre 1995 rimane l'architrave dei rapporti tra l’Ue e i partner mediterranei». Da tempo l'Italia auspica un «risveglio culturale della regione mediterranea, culla della nostra comune civiltà, così come da tempo - sottolinea Badini - chiede un più forte sostegno finanziario per il completamento delle riforme economiche intraprese dai partner». Secondo il diplomatico, se la Fimep potrà diventare una vera banca di sviluppo, ci si può attendere «un forte incentivo alla modernizzazione dell'economia dei partner mediterranei, al potenziamento del loro settore privato e specie allo sviluppo delle piccole e medie imprese». Infine obiettivo di Napoli è anche la creazione di un'Assemblea parlamentare Euro-mediterranea con ruolo consultivo sulla conduzione del Processo di Barcellona.