IL DENARO

 

27 novembre 2003

 

 

Da domani si riunisce a Napoli la società civile euromediterranea

 

  di Michele Capasso

 

La Fondazione Laboratorio Mediterraneo, che già organizzò nel 1997 il II Forum Civile euromed, organizza un nuovo Forum a Napoli, il 28, 29 e 30 novembre, alla vigilia della Conferenza euromediterranea che si svolge nel capoluogo partenopeo il 2 e 3 dicembre 2003.

Il Forum Civile di Napoli è organizzato in stretta collaborazione con la Piattaforma di Ong coordinata dal tunisino Mourad Allal. Il compito della piattaforma è di creare un interfaccia tra attori della Società civile e istituzioni pubbliche; rinforzare il ruolo della società civile, in particolare nei Paesi della riva Sud del Mediterraneo, e partecipare alla riforma dei Forum civili Euromed.

Il Forum di Napoli si iscrive nel percorso tracciato dai Forum Civili Euromed svoltisi a Barcellona nel 1995, a Malta e Napoli nel 1997, a Stoccarda nel 1999, a Marsiglia nel 2000, a Bruxelles nel 2001 e a Valencia nel 2002. Questi incontri hanno testimoniato la vitalità della società civile euromediterranea costituendo occasioni di incontro, di condivisione di esperienze, di sviluppo di sinergie e di presentazione di proposte ai governi dei Paesi aderenti al Partenariato euromediterraneo).

Le tematiche trattate ed i profili dei partecipanti sono stati differenti in ciascun forum, come pure la struttura ha assunto configurazioni differenti creando, di volta in volta, spazi indipendenti di dialogo su questioni quali la cittadinanza, la democrazia, i diritti dell’uomo, la strategia politica, l’ambiente, lo sviluppo, il ruolo della donna e dei giovani, l’uguaglianza culturale, ecc.

Il Forum di Napoli è di transizione e, grazie all’intesa tra la Fondazione Laboratorio Mediterraneo e la Piattaforma di Ong, è stata posta in essere una nuova metodologia che vede, con il sostegno della Commissione europea, il pieno coinvolgimento della società civile. Attraverso apposite riunioni nazionali è stata data voce alla base della società civile, che ha designato i propri delegati esaminando in precedenza i temi all’ordine del giorno del Forum che sono (vedere il programma completo in basso) “Lo Sviluppo duraturo con questioni legate all’occupazione” e “Il buon governo con il rafforzamento della Società civile”. Due temi trasversali saranno dedicati all’allargamento dell’Ue, alle politiche di vicinato e alla situazione nella regione euromediterranea dopo la guerra in Iraq. L’obiettivo è avvicinarsi a un Forum Civile rinnovato, per creare una nuova occasione partecipativa in vista dei forum civili futuri, attraverso le seguenti metodologie:

• la concertazione tra gli attori della società civile e poteri pubblici;

• tutti gli operatori devono essere scelti sulla base di una consultazione preliminare;

• i forum civili devono svolgersi sotto l’autorità di un Comité de pilotage che ne garantisca il corretto svolgimento e la trasparenza (specialmente finanziaria);

• la composizione di questo Comité de pilotage (vedere box in pagina) deve rappresentare la diversità della società civile autonoma;

• i temi prioritari, il programma, il luogo di svolgimento e il format del forum e devono essere l’oggetto di una concertazione tra gli attori interessati;

• le riunioni preparatorie, che si svolgono in particolare sulla riva sud, fanno parte integrante del Forum Civile;

• i criteri di scelta o di designazione dei partecipanti devono essere chiaramente identificati e — comunque vada — rispettare l’indipendenza degli attori della società civile, la parità uomo/donna, nord/sud, nazionale/rete;

• è indispensabile che la libertà di circolazione degli attori della società civile sia garantita. I poteri pubblici e il Comité de pilotage devono assicurarsi del rilascio dei visti per tutti e assicurarsi della capacità di mobilità dei partecipanti palestinesi.

In un momento difficile si è voluto;

• assicurare condizioni d’accoglienza che favoriscano gli incontri e gli scambi (l’unicità dei luoghi di ospitalità e di svolgimento dei lavori è un criterio di priorità);

• garantire la libertà (e uguaglianza) di parola;

• prevedere una programmazione che permetta gli incontri per reti tematiche e che aprano delle finestre sull’attualità;

• garantire una buona circolazione di informazioni e di documenti tra i differenti gruppi di lavoro;
• creare un’organizzazione suscettibile di facilitare la restituzione dei lavori e la validità delle conclusioni;
• garantire la multimedialità e la diffusione con la presenza di giornalisti e con l’ideazione di modalità efficaci d’informazione;

E’ evidente che sarà difficile riunire tutte queste condizioni per Napoli, ma bisogna lavorare per avvicinarsi il più possibile ad un risultato accettabile.

E’ questo quanto auspicano di tutti.

 


Il «Comité de pilotage»

• Allal Mourad (Plate-Forme Euromed)
• Amato Andréa (Imed)
• Capasso Michele (Flm)
• Claret Andreu (Iemed)
• Hontelez John (Eeb)
• Khedim Rachid (Forum Syndical)
• Makhoul Ameer (Ittijah)
• Rachedi Abdelmaksoud (Chouala)
• Schade-Poulsen Marc (Remdh)
• Tamzali Wassyla (Collectif Maghreb-Égalité)
• Triki Souad (Afturd)
• Vallianatos Grégory (Ghm)

Sono dodici i componenti del Comité de pilotage