IL DENARO
24
gennaio 2004
Alpe Adria Cinema: assegnato il premio
“Laboratorio Mediterraneo”
di Sonia Panzera
Nove
anni: da tanto la Fondazione Laboratorio Mediterraneo collabora con Alpe Adria Cinema assegnando
il premio “Laboratorio Mediterraneo” al miglior corto-metraggio in
concorso.
L’annuale
cerimonia di premiazione si è svolta ieri sera nella sala Excelsior di Trieste
gremita di pubblico.
È
il film turco UZAK (“Distante”) del regista Nuri Bilge Ceylan
trionfatore di questa edizione del 2004 per la sezione lungo-metraggi. Il Premio
Trieste 2004 gli è stato attribuito dalla giuria internazionale di questa
15° edizione costituita da Luciana Castellina, Michel Demopoulos, Fabrizio
Grosoli, Martin Schweighofer e Petr Zelenka “per lo sguardo poetico che
getta su una realtà sociale senza speranza e per la sua maestria formale che
utilizza tempo e spazio per approfondire – in modo straordinario – i meandri
della coscienza interiore dei due protagonisti”.
La
giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale al film REZERVNI DELI (“Pezzi
di ricambio”), del regista sloveno Damjan Kozole. “Si tratta di una
pellicola animata da grande forza, onesta e diretta, che parla in modo non
convenzionale del traffico di esseri umani. Dimostra che talvolta anche i balordi
possono avere cuore ed è venata da un tocco di nostalgia amara che traccia
l’immagine dei nostri vecchi buoni tempi”.
Dopo
aver visionato i 23 corto-metraggi in concorso, la giuria ha deciso di
assegnare il premio “Laboratorio Mediterraneo”, del valore di 1500 euro,
alla pellicola tedesca AM SEE di Ulrike Von Ribbeck, con la
seguente motivazione: “perché il film utilizza in modo efficace e
sorprendente gli spazi, i tempi narrativi e l’espressività degli attori, per
raccontare una storia semplice sui complessi rapporti umani all’interno di un
nucleo familiare”.
L’architetto Michele Capasso, a capo della Fondazione Laboratorio Mediterraneo, ne ha ricordato i 10 anni di attività, elogiando quindi il valore della collaborazione con Alpe Adria Cinema, ritenendo indispensabile valorizzare una finestra sull’Est europeo, in un momento in cui l’Europa si allarga proprio ad EST, ed è sempre più necessario riancorarsi al Mediterraneo.