NAPOLIPIU’
25 aprile 2004
Napoli, Firenze, Berlino: il fascino della città storica
Si presenta martedì 27 aprile, ore 18, alla Maison de la Méditerranée in via Depretis 130 a Napoli, il volume “Il fascino del Centro Antico”, della psicologa sociale Caterina Arcidiacono. Ne pubblichiamo uno stralcio dall’introduzione : “Appunti per il turismo sostenibile dei centri storici”.
“I centri storici di antiche città si costituiscono oggi come luoghi della memoria e svolgono a livello sociale una funzione identitaria sempre più ricercata. Ciò comporta la necessità per Amministratori locali, associazioni ed esperti di scienze umane e relazionali, di interessarsi dei processi di trasformazione locale in atto per leggerne le possibili evoluzioni ed individuare strategie efficaci di intervento.
In una società sempre più globale e virtuale cresce il valore attribuito ai legami identitari e alle appartenenze locali. Ciò comporta effetti
destabilizzanti per la vita delle individualità e delle relazioni tra gruppi,
di centri piccoli e medi di antica tradizione storica,
determinando profonde modificazioni della struttura
sociale e della qualità della vita di questi luoghi. I processi identitari della soggettività contemporanea, collocandosi
nel dialogo tra apparenze locali e identità globali,
trovano nei centri antichi delle grandi città uno spazio per superare l’anomia delle grandi metropoli. Questo processo sta portando
ad occasioni di una nuova occupazione ne turismo
culturale e nella valorizzazione delle eredità culturali-religiose
della tradizione.
Assistiamo contemporaneamente al
recupero e valorizzazioni di tradizioni alimentari,
artigianali e rituali di neglette aree locali. Esso è di sfondo al processo di
ricerca di identità e trova la sua esplicitazione
nella valorizzazione dei prodotti locali, e nella promozione di nicchie di
mercato legate ad antiche lavorazioni o a endemismi
naturali. Si pensi ad esempio a recenti iniziative di valorizzazione della
“soppressata” lucana, dei vini d’Ischia, o della mucca podalica agerolana, promosse da economisti e operatori locali; o
alla recente creazione a New-York di un punto vendita
di mozzarella doc. Anche nell’osservare lo sviluppo dei centri storici, vediamo
dunque l’attivarsi di quel processo di glo/calizzazione-acquisizione del meglio del locale e del globale e delle loro interrelazioni – di cui scrive Manuel Castells.
In questo quadro, ciò che è
emerso dalla ricerca-intervento partecipata sul Centro Antico di Napoli, è
occasione per una riflessione più ampia sulle prospettive dei centri storici,
sospesi tra degrado e abuso massificante. La ricerca, svolta a Napoli,
incentrata su turismo e qualità della vita, ha dato voce ai protagonisti
attraverso parole e fotografie: ne è risultato uno
spaccato del quotidiano di che vive e ama i suoi luoghi, nel vivo di questa
speciale e unica tradizione urbana di Napoli e del suo significato. E’ un
percorso che individua anche strumenti ed interventi di tutela del capitale
sociale e della partecipazione, quali la ricerca-intervento e la mostra, fotodialogo con/tra gli abitanti del centro antico di
Napoli” .
Napoli
Firenze Berlino, risorse per la vivibilità
ed.
Fondazione Laboratorio Mediterraneo
10,00
Euro ”