IL DENARO

 

29 aprile 2004

 

 

Ambiente come risorsa

di Roberto Miele

“Il fascino del centro antico. Napoli, Firenze, Berlino: Risorse per la vivibilità”, a cura di Caterina Arcidiacono, presentato martedì pomeriggio nella Sala Jerusalem della Maison de la Méditerranée, è la pubblicazione di uno screening multidisciplinare sulle trasformazioni generate, nella quotidianità dei centri storici delle metropoli, dall’impatto della modernizzazione e del turismo di massa. “Attraverso sequenze fotografiche (a cura di Antonio Alfano, ndr) e testimonianze di residenti — spiega l’autrice —, il percorso svolto ha individuato, in una possibile e soprattutto pensata progettualità urbana partecipata, la risposta allo stato di degrado che attanaglia i centri antichi”. Il carattere dei centri antichi di Napoli, Firenze e Berlino, tre città all’apparenza diverse , è da individuarsi, come spiega la giornalista Nora Puntillo, proprio nelle tipologie degli interventi sostenibili che le politiche sociali e di sviluppo ambientale e architettonico possono apportare mediante un coordinamento delle amministrazioni comunali. “Il caso di Firenze — aggiunge Maurizio Mordini, psicologo di comunità - rimarca il bisogno di operare, sin da subito, con piani di lavoro realmente efficaci, atti a recuperare quell’identità sempre più ricercata in questi luoghi da tutti i suoi abitanti e, al tempo stesso, a promuovere progetti di turismo sostenibile”. Così, Napoli, la cui condizione di salute è ben rappresentata dallo stato del dipinto su muro di Ernest Pignon in via Tribunali, dedicato alla memoria della signora Margherita che in quel posto svolgeva il “lavoro delle pezze”: ormai irriconoscibile, è il segno evidente della disattenzione delle istituzioni e degli abitanti verso il proprio territorio. “Proprio le testimonianze dirette — sottolinea Michele Capasso, presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo — apportate dal centro antico di Napoli e di Kollowitz Platz e Spandauer Vorstadt di Berlino, e il prezioso contributo del gruppo di ricerca della Fondazione dell’assessore comunale alla cultura Rachele Furfaro, del consiglio di quartiere Firenze 1 e dei ricercatori di Amburgo, Bielefeld e Berlino, sono l’esempio del fatto che la cooperazione per una reale vivibilità urbana è possibile”. Intervenute alla presentazione la psicologa sociale Giovanna Petrillo, e l’antropologa Amalia Signorelli.