IL DENARO

1 giugno 2004

 

 

Al sindaco Gaudin riconoscimento per «Marseille-Esperance»

 

Il Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino ha consegnato il “Premio Mediterraneo di Pace 2004” al Sindaco di Marsiglia Jean-Claude Gaudin per l’Associazione “Marseille-Esperance”. Bassolino ha sottolineato la giustezza della scelta proprio in questo momento, la grande attitudine al dialogo di due grandi città quali Marsiglia e Napoli abituate da secoli e secoli a saper dialogare, alla tolleranza e all’ascolto reciproco. “Marseille-Esperance” è una straordinaria risorsa per il dialogo, la tolleranza e la convivenza.

 

Di seguito riportiamo l’articolo apparso su “La Provence” il 30 maggio scorso.

È un sapiente mix di buon senso, umanità e rispetto dell’altro. Qui, il dialogo interreligioso è fondamentale ma lo si evoca poco. A Marseille Esperance, nata sotto il precedente Sindaco di Marsiglia Vigouroux e ampliata sotto l’attuale Sindaco Gaudin, ogni esponente religioso si limita al ruolo che gli è stato assegnato: operare per appianare le tensioni tra le diverse comunità quando la situazione lo richiede. La Guerra del Golfo, la morte di Ibrahim Ali, ucciso da esponenti del Fronte Nazionale, l’11 settembre: ogni volta, un soffio di pace spegne gli istinti peggiori.

Questa virtù, riconosciuta oggi in tutto il mondo, è stata ufficialmente ricompensata venerdì durante una cerimonia organizzata a Napoli. È lo stesso Jean-Claude Gaudin che ha ricevuto il Premio per la Pace consegnato dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo con l’Accademia del Mediterraneo-Maison de la Méditerranée dalle mani di Antonio Bassolino, Presidente della Regione Campania e già Sindaco di Napoli.

L’istituzione internazionale ha tessuto una rete euromediterranea per il dialogo tra le società e le culture ed ha consegnato riconoscimenti ad illustri personaggi: Juan Carlos, Hassan II del Marocco, Leah Rabin, il Cardinale Roger Etzchegaray, i cantanti Noa, Nabil e Moni Ovadia, il Presidente della Repubblica di Macedonia Gligorov, il Premio Nobel Naguib Mahfouz, i Presidenti del Parlamento europeo Pat Cox e di quello Marocchino Abdelwahad Radi, il Maestro Riccardo Muti, S.E. Suzanne Mubarak, Padre Elias Chacour, ecc.

“Noi viviamo in un periodo in cui il dialogo interculturale diviene fondamentale, precisa Michele Capasso, Presidente carismatico della Fondazione Laboratorio Mediterraneo. Marsiglia dispone di quasto strumento eccezionale. Propongo che il modello marsigliese possa essere applicato in altre città del Mediterraneo in modo da organizzare una nuova rete “Méditerranée-Esperance”. Per fare ciò, i membri di “Marseille-Esperance”, tra cui Padre Jean Michel Passenal, sono pronti a raccoglire questa nuova sfida lanciata da Michele Capasso: “Noi lavoriamo tutti con lo stesso spirito. Il nostro intento è anche quello di favorire la pace. Altre città potranno ispirarsi alla nostra esperienza ma dovranno adattarsi. Il nostro sostegno sarà importante grazie anche all’aiuto della Fondazione Laboratorio Mediterraneo”.
Se la Fondazione Laboratorio Mediterraneo conta su Marsiglia è anche perché essa ha veramente spiccato il volo sulle rive del Porto-Vecchio al momento delle “Assises de la Méditerranée” nel 2000, coordinate dalla stessa FLM. Michele Capasso e Jacques Rocca Serra, vicesindaco e delegato alle relazioni internazionali, già all’epoca rafforzarono la loro azione. “L’anno prossimo — dice Michele Capasso - Marsiglia dovrebbe organizzare la seconda edizione di questa manifestazione importante per i rapporti tra i Paesi del bacino del Mediterraneo”. Da oggi ad allora può essere che il sogno annunciato da Michele Capasso, e cioè di far nascere una nuova entità “Méditerranée Esperante” venga realizzato.