IL DENARO

8 giugno 2004

 

Nasce una rete per il dialogo e la pace

 

 

Dopo sette giorni dalla sua visita a Napoli in occasione del “Premio Mediterraneo” attribuito, per il 2004, all’associazione “Marseille Esperance”, il sindaco di Marsiglia e vicepresidente del Senato Jean Claude Gaudin raccoglie l’invito rivoltogli dal presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo, Michele Capasso, e dà concretamente seguito alla proposta di costituire una rete di associazioni con intenti simili a quelli di “Marseille Esperance” al fine di riunire i dignitari religiosi delle principali città euromediterranee per promuovere azioni e messaggi di pace e di dialogo tra diverse culture e religioni.


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Gaudin ha convocato a Marsiglia il Consiglio Internazionale: un organismo che comprende gli Stati Generali francesi, regionali e della città di Marsiglia (imprese, istituzioni culturali, Università, sindacati, ong, organismi vari, ecc.) chiamati ad assumere decisioni importanti per lo sviluppo di politiche di internazionalizzazione. In quest’occasione Capasso ha illustrato il progetto “Mediterranée Esperance” e delle “Assises Euroméditerranèennes per il dialogo tra culture e civilizzazioni” ricevendo il pieno consenso ed il sostegno del Consiglio Internazionale francese e della Città di Marsiglia.

Nascerà tra breve, dunque, una rete coordinata dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo — che già nei giorni scorsi aveva ricevuto l’investitura di antenna europea e capofila della rete italiana nella “Fondazione euromediterranea Anna Lindt” — e dalla Città di Marsiglia che si appresta a diventare uno strumento importante per il dialogo interreligioso.

Nel dettaglio il progetto “Mediterranée Esperance” prevede quanto segue:

-          costituzione di una rete di organismi con finalità similari a quelli di “Marseille Esperance”. Si tratta di riunire i dignitari religiosi delle comunità presenti nelle grandi città euromediterranee al fine di lanciare azioni e messaggi di pace in occasione di conflitti e momenti difficili della vita della regione euromediterranea. A Marsiglia, ad esempio, in occasione di periodi bui, quali la Guerra nel Golfo, l’inizio della nuova intifada, l’11 settembre, ecc., “Marseille Esperance” ha riunito i dignitari cattolici, protestanti, armeni, buddisti, coopti, ebrei, musulmani, indù e di altre religioni e questi, tutti insieme, hanno lanciato messaggi di calma e di pace stemperando le posizioni estreme di singole comunità e contribuendo a mantenere nella città un clima di tolleranza e di dialogo.

-         realizzazione ogni cinque anni delle “Assises euroméditerranéennes per il dialogo tra culture e civilizzazioni”. Già nel 2000 la Fondazione Laboratorio Mediterraneo collaborò con la città di Marsiglia a questo evento che è stato fondante nell’azione di partenariato. Per il 2005 è stato previsto di approfondire i rapporti tra i nuovi Paesi entrati di recente a far parte dell’Unione europea ed i Paesi Partner mediterranei, con particolare attenzione alle tematiche del dialogo, della cooperazione e dei diritti umani.

-         diffusione dell’”Albero della Speranza”. La Città di Marsiglia con la Fondazione Laboratorio Mediterraneo diffonderanno, quale simbolo di pace e di dialogo, gli “Alberi della Speranza”: una scultura installata il 14 dicembre 2000 a Marsiglia nel Parco del ventiseiesimo centenario e che raccoglie le firme di oltre 300.000 marsigliesi. Ai suoi piedi si legge: “E’ la sfida lanciata l’otto marzo 1999 da tutti i marsigliesi, in occasione dei 2600 anni della loro città, intorno a valori forti: rispetto dell’altro, tolleranza,solidarietà. 299.065 cittadini, conosciuti e sconosciuti, di Marsiglia o di altri luoghi, si sono riuniti insieme per creare l’Albero della Speranza”.


Queste azioni porteranno un contributo sostanziale al dialogo tra le società e le culture dell’area euromediterranea e, con esso, una pace più durevole ed un condiviso progresso.